Mori

martedì 3 Gennaio, 2023

Morta nello schianto di fine anno: la giovane vittima è Valentina Vallenari Benedetti

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L'incidente è avvenuto nel veronese, la ragazza aveva solo 25 anni. L’auto condotta dall’amica è finita contro un albero, pochi metri prima di arrivare alla festa in cui erano attese. I vigili del fuoco l’hanno estratta dall’abitacolo distrutto. Rianimata, è stata portata all’ospedale dove è deceduta

Il tragitto di una sera di festa, quella di Capodanno, il viaggio di una vita ancora tutta da vivere e da assaporare, terminati in uno schianto. La vettura che finisce la corsa contro un albero, l’abitacolo che si deforma, i vigili del fuoco che intervengono con cesoie e divaricatori, gli operatori sanitari che tentano disperatamente di far ripartire il cuore e la corsa a sirene spiegate verso l’ospedale. Tutto inutile. Era trentina d’origine la ragazza di 25 anni, Valentina Vallenari Benedetti, vittima la sera dell’ultimo dell’anno, nel Veronese, di un incidente stradale che non le ha dato scampo. I medici dell’ospedale Borgo Trento di Verona ne hanno dichiarato il decesso il primo gennaio. La giovane, cresciuta in Vallagarina, viaggiava nell’auto condotta dall’amica: dovevano raggiungere altri ragazzi a una festa. Ancora pochi metri e sarebbero arrivate. E invece l’utilitaria su cui si trovavano ha perso la traiettoria ed è finita per schiantarsi contro un albero, lungo la strada provinciale 33 a Breonio, frazione di Fumane, in Valpolicella. Dopo l’allarme, scattato attorno alle 23.30, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto la giovane trentina, in condizioni disperate, dall’abitacolo della vettura accartocciata. Non aveva più battito. Il personale del Suem 118 ha provveduto a rianimarla e quindi a trasportarla in codice rosso, poco prima della mezzanotte, all’ospedale di Borgo Trento. Ma Valentina Vallenari Benedetti non è sopravvissuta: troppo gravi i traumi riportati, non le hanno dato scampo. Ferita, ma non in modo grave, l’amica alla guida che è stata portata all’ospedale di Negrar (Verona), dove è stata sottoposta anche agli esami tossicologici per accertare, come da prassi, le sue condizioni al momento dello schianto. Per capire appunto se fosse lucida o invece sotto l’effetto di alcol o sostanze mentre si trovava al volante. Un’inchiesta è stata aperta dalla procura di Verona per chiarire dinamiche e responsabilità della tragedia. Quanto prima i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi la sera del 31 dicembre lungo la statale, faranno avere sulla scrivania del pubblico ministero di turno una relazione. Verifiche verranno effettuate anche sull’auto, una Fiat Punto, per accertare se possa esserci stato un qualche guasto. Inevitabile l’iscrizione dell’amica sul registro degli indagati, per omicidio stradale. Una tragedia, quella che si è consumata, che ha gettato nel dolore e nello sconforto tutti coloro che avevano conosciuto la 25enne e che ora la ricordano con messaggi, foto e video postati sui social. Due le comunità che la piangono: quella veronese e quella trentina. La ragazza era nata a Rovereto ed era cresciuta ad Ala con la mamma Raffaella (mentre il papà si era trasferito a Caldiero). Aveva frequentato le scuole superiori al centro formazione professionale Opera Armida Barelli di Rovereto. Dal 2018 al 2020 aveva abitato a Mori, sempre in Vallagarina, per trasferirsi poi in Veneto, nel Veronese, e cioè a Sant’Anna d’Alfaedo, la montagna della sua infanzia (tipico della Lessinia il suo cognome). Lì dove abitava con la sua amata cagnolona Grace, una femmina di simil-pitbull salvata dall’abbandono e recuperata a Bologna, da un’associazione. Durante la settimana lavorava dal fratello Alessio, nella ditta di lui, una carpenteria in acciaio inox, nel week-end invece in una trattoria della zona. E proprio il fratello è stato il primo a far sapere a familiari e amici stretti di quel maledetto incidente.
Il funerale di Valentina non è ancora stato fissato, conferma il parroco di Sant’Anna, don Matteo Zandonà.
Probabilmente saranno donati gli organi, come da volontà della ragazza (al rinnovo della carta d’identità aveva dato il consenso). Lei, che è sempre stata altruista e generosa, con quel sorriso che ora rimarrà impresso nella mente di chi le ha voluto bene.