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mercoledì 8 Maggio, 2024

Medioriente, gli Usa fermano la consegna di bombe a Israele per timori su Rafah. Biden: «Bisogna proteggere le vite dei civili a Gaza»

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La sospensione della spedizione di aiuti è la manifestazione più eclatante della crescente distanza tra i due governi

Gli Stati Uniti hanno bloccato una spedizione di bombe a Israele la scorsa settimana per il timore che Israele stesse per decidere di lanciare un assalto su larga scala alla città meridionale di Gaza, Rafah, contro la volontà degli Stati Uniti, ha dichiarato martedì un alto funzionario dell’amministrazione.

La spedizione avrebbe dovuto consistere in 1.800 bombe da 2.000 libbre (900 chilogrammi) e 1.700 bombe da 500 libbre (225 chilogrammi), secondo il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere la questione delicata, con la preoccupazione degli Stati Uniti per gli esplosivi più grandi e il modo in cui potrebbero essere utilizzati in un ambiente urbano denso. Più di un milione di civili si sono rifugiati a Rafah dopo aver evacuato altre zone di Gaza nel contesto della guerra di Israele contro Hamas, che ha fatto seguito all’attacco mortale del gruppo militante contro Israele il 7 ottobre.

Gli Stati Uniti hanno storicamente fornito enormi quantità di aiuti militari a Israele. Questo ha avuto un’accelerazione dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha ucciso circa 1.200 persone in Israele e ne ha fatte prigioniere circa 250 da parte dei militanti. La sospensione della spedizione di aiuti è la manifestazione più eclatante della crescente distanza tra il governo del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’amministrazione del Presidente Joe Biden, che ha chiesto a Israele di fare molto di più per proteggere le vite dei civili innocenti a Gaza.

Intanto Israele ha dichiarato che espanderà l’operazione a Rafah se i colloqui indiretti in corso con Hamas per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi non faranno progressi.