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lunedì 16 Giugno, 2025
Maturità 2025, da Primo Levi a Svevo, dall’intelligenza artificiale al futuro della Chiesa: ecco il toto-tracce
di Redazione
Le tracce si trovano ora custodite nel caveau del Mim. Prima prova il 18 giugno alle 8.30

Maturità 2025: mancano due giorni alla prima prova e le tracce sono già state individuate e stampate. Ora sono custodite al sicuro, nella chiavetta elettronica serrata nel caveau del ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il ministro Giuseppe Valditara, già più di un mese fa, aveva indicato gli autori e le tematiche per la prima prova della Maturità 2025, che comincerà alle 8:30 del 18 giugno. Poi nei giorni scorsi ha vagliato le proposte della commissione incaricata di sottoporgli delle tracce e ne ha scelte sette.
Ma che cosa ci sarà dunque nella famosa busta elettronica che verrà aperta in contemporanea in tutte le scuole d’Italia il 18 giugno mattina?
Secondo il toto-tracce pubblicato sul portale Skuola.net intanto si possono escludere due nomi pesanti: Ungaretti e Pirandello che comparivano già nelle tracce dello scorso anno. La loro uscita è alquanto improbabile.
I nomi più probabili sarebbero, quindi, Svevo che non viene proposto dal lontano 2009 e Italo Calvino: il quarantesimo anniversario dalla sua morte lo porta sul terzo gradino del podio.
Tra le possibile tracce troviamo anche quella su Primo Levi visto che proprio quest’anno si celebrano gli 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, dove fu prigioniero.
Ma oltre all’analisi del testo letterario, tra i grandi temi che potrebbero figurare durante la prima prova ci son l’intelligenza artificiale, il futuro della chiesa dopo la scomparsa di Papa Francesco anche se la scomparsa di Giovanni Paolo II nel 2005 non portò ad una traccia di questo tipo.
Tra i temi di attualità molto quotati anche la violenza di genere, il futuro del mondo, la pace e le guerre in Medioriente e Ucraina.
Quest’anno potrebbe anche essere l’anno della traccia sull’Europa che generalmente compare ogni due anni: i 75 anni anni dalla dichiarazione di Schuman che ha dato via al processo di unificazione dell’Europa potrebbe essere un buono spunto.
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