La protesta

domenica 28 Settembre, 2025

Lupi, dopo la protesta di Ospedaletto il corteo arriva in Piazza Dante: gli allevatori manifesteranno a Trento

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Giovedì tre capre sono state vittima di un ennesimo attacco a Strigno

Allevatori e abitanti della Valsugana sono pronti a scendere di nuovo in piazza contro le predazioni dei lupi, particolarmente intense durante l’ultima estate. Dopo la protesta che si è tenuta a fine agosto (con la partecipazione di circa 120 persone), adesso il dissenso si sposta direttamente a Pizza Dante: sabato prossimo, il 4 ottobre, è infatti in programma un secondo corteo sotto il Palazzo della Regione, per chiedere abbattimenti immediati di lupi e orsi (questi ultimi assenti in Valsugana). Nel frattempo, giovedì pomeriggio, si è verificata una nuova predazione a Castel Ivano dove tre capre sono state sbranate da un lupo.

 

L’ultima predazione
Questo ennesimo attacco, che si aggiunge agli altri 53 finora registrati in Valsugana e Tesino nel corso dell’anno, si è verificato tra le 16.30 e le 17 di giovedì scorso, in via Colle a Strigno. Tre pecore di proprietà di un giovane del posto sono state trovate sbranate nel loro recinto. «L’ultimo incontro che abbiamo avuto con la Provincia ha fatto emergere come dobbiamo fare il possibile per sensibilizzare le persone a fare tutto il possibile per prevenire gli attacchi e dotarsi di strumenti di prevenzione come recinti elettrificati – sottolinea il sindaco di Castel Ivano, Alberto Vesco -. Oggi però abbiamo la prova che ci sono predazioni anche di giorno, e non è sempre possibile prevenire questi attacchi. Il lupo non può arrivare così a ridosso dei centri abitati: ci sono situazioni che creano un po’ di allarme sulla pubblica incolumità. Come sindaci proseguiremo con un’azione martellante di informazione».

 

La nuova protesta
Nei giorni scorsi è stata poi confermata la nuova manifestazione di sabato prossimo contro i grandi carnivori organizzata sempre da Danilo Perin, già promotore della petizione per avviare una consultazione popolare contro i grandi carnivori in Valsugana. «Come avevo promesso – scrive Perin – saremo andati in Piazza Dante per chiedere abbattimenti immediati di orsi e lupi. Se saremo in tanti dalla Valsugana si possono organizzare dei pullman. Vogliamo preservare le nostre montagne difendendo il diritto di portare gli animali al pascolo senza correre il rischio di trovarli sbranati». Nella protesta di agosto, che si era tenuta a Ospedaletto e aveva avuto una partecipazione modesta, i manifestanti avevano anticipato l’intenzione di andare fino a Roma per chiedere maggiori abbattimenti.

 

Il punto sui carnivori
La predazione di giovedì arriva una settimana dopo l’atteso incontro (richiesto ancora a fine luglio) tra i sindaci della Comunità e la Provincia, in cui è stato fatto il punto sulle predazioni. Nel corso dell’anno, in Valsugana sono state registrate 53 predazioni (il 37% del totale trentino), ad opera del branco denominato «Campelle – Calamento». Tuttavia, solo in 17 casi erano presenti delle misure di prevenzione adeguate e proprio per questo Ispra aveva respinto la richiesta di abbattimento presentata dalla Provincia.
Nel corso dell’ultimo anno non sono mancati però degli episodi di violenza contro gli stessi lupi. A Levico, sul confine tra Alta e Bassa Valsugana, a febbraio erano stati trovati quattro lupi morti, per i quali si è ipotizzato un avvelenamento. All’inizio di agosto, invece, a Castel Ivano erano comparsi dei cartelli senza firma in cui si minacciava di spargere dei bocconi avvelenati diretti ai lupi. Infine, resta sospeso il tema della consultazione popolare sui grandi carnivori, richiesta ancora a inizio tramite una raccolta firme avviata da Perin, Laura Zanetti e Anna Dal Prà, e prevista tra settembre e ottobre.