giunta provinciale
giovedì 23 Novembre, 2023
Lega-FdI, continua la trattativa sulle deleghe. Ma sulla vicepresidenza Fugatti non cede
di Tommaso di Giannantonio
Il governatore pronto a negoziare solo sulle competenze. E Salvini allenta le tensioni: «Questione locale»

Alla vigilia della prima seduta del consiglio provinciale il centrodestra non ha ancora trovato l’intesa sulla giunta. Lega e Fratelli d’Italia non hanno raggiunto un accordo. Fonti interne alla Provincia riferiscono che il governatore Maurizio Fugatti non è disposto a rinunciare alla vicepresidenza di Achille Spinelli. La trattativa si starebbe concentrando sulle deleghe, in particolare quella all’agricoltura. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra Fugatti e il commissario regionale di FdI Alessandro Urzì. Intanto dall’entourage del segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, fanno notare che la premier Giorgia Meloni non è intervenuta, ergo la partita è tutta locale.
L’incontro con FdI
Ieri mattina Fugatti ha incontrato in Provincia i cinque consiglieri di FdI: Francesca Gerosa, Claudio Cia, Carlo Daldoss, Christian Girardi e Daniele Biada. Ma il nodo «giunta» non è stato affrontato. Non si è parlato di deleghe. Il governatore si è congratulato con i neoeletti e ha fatto il punto sui lavori dell’Aula.
Aula: fumata nera
Domani ci sarà infatti la prima seduta del consiglio provinciale. Ma anche sulla presidenza dell’Aula manca l’accordo, sia con l’opposizione sia all’interno della stessa maggioranza. I meloniani hanno già fatto sapere che non avalleranno l’accordo tra Fugatti e il Patt sulla candidatura di Maria Bosin. In caso di votazione, si prevede già la fumata nera. Non sarebbe la prima volta. La presidenza sarà assunta provvisoriamente dalla verde Lucia Coppola, in qualità di consigliera meno giovane.
Salvini: questione locale
Fratelli d’Italia ha alzato il volume della contesa: dal livello locale a quello romano. Le dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida — non è un caso che sia intervenuto proprio lui — hanno dato un’investitura nazionale alla disputa (il T di ieri). Il Trentino come una tessera di un puzzle più grande, che spazia dalla Basilicata all’Abruzzo, in tutti i territori dove ci saranno le elezioni regionali il prossimo anno. Dopo aver conquistato Palazzo Chigi, il partito di Giorgia Meloni vuole radicarsi nelle istituzioni locali. «Gli impegni vanno rispettati: in campagna elettorale il candidato presidente Fugatti ha presentato la nostra Francesca Gerosa come sua vice». E se i patti non saranno rispettati «noi lavoreremo nell’interesse del Trentino, ma senza dover avere per forza la poltrona in giunta», ha detto il ministro.
Ci si aspetterebbe una risposta dal leader nazionale della Lega Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture non ha fatto mancare il suo sostegno a Fugatti, anzi, è venuto più volte in Trentino durante la campagna elettorale. Ma in questa fase preferisce non intervenire sulla questione. Dal suo entourage fanno notare che Giorgia Meloni non ha fatto alcuna dichiarazione sulla partita trentina. Per la Lega, dunque, la «nazionalizzazione» della disputa scatta nel momento in cui la premier prende parola. Il ministro Lollobrigida avrebbe solo espresso un commento personale.
La trattativa
In realtà, FdI sta seguendo la partita direttamente con il suo responsabile organizzativo nazionale Giovanni Donzelli, a stretto contatto con il commissario regionale Alessandro Urzì. Fonti interne alla Provincia dicono appunto che Fugatti non intende cedere sulla vicepresidenza, destinata quindi a rimanere a Spinelli. La trattativa si starebbe concentrando sulle deleghe da assegnare alla consigliera di FdI Francesca Gerosa, attualmente all’istruzione e alla cultura. Tra le ipotesi c’è l’assegnazione dell’agricoltura, che è ancora rimasta fuori in attesa delle dimissioni di Giulia Zanotelli. O degli enti locali. Non sarebbe in discussione l’assessorato di Claudio Cia.
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