i funerali

sabato 1 Aprile, 2023

L’addio a Taverna. Fugatti: «Ci lascia un pezzo di storia»

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Ieri al cimitero di Trento il funerale dell’ex consigliere. Un uomo corretto, attaccato alle sue idee ma stimato al di là della sua appartenenza politica

Un uomo corretto, attaccato alle sue idee ma stimato al di là della sua appartenenza politica. Questo è il ritratto di Claudio Taverna che emerge dalle parole di chi lo conosceva bene. Tanti i presenti ieri ai suoi funerali: oltre alle due figlie ed ai familiari, anche una rappresentanza degli alpini di Trento, che ha voluto onorarlo con una propria preghiera ed un saluto personale, e diversi esponenti della politica trentina. In testa, il consigliere comunale Giuseppe Urbani (Fdi), che ha voluto così ricordare l’amico: «Ho conosciuto Claudio nel ‘79 quando eravamo entrambi militanti dell’Msi. Ho trovato in lui una persona cara, intelligente ed aperta. Ho sempre apprezzato la sua coerenza ed onestà, che mi fanno conservare di lui un bellissimo ricordo. Era fedele ai propri principi e ha messo tutto sé stesso in ciò che faceva, fino alla fine. L’ultima volta in cui ci siamo visti è stata a febbraio, per la celebrazione ai caduti delle Foibe, cui era molto legato per via delle sue origini friulane». Gianni Gravante, storico esponente di Confcommercio e Federmoda ha aggiunto qualche aneddoto sul loro rapporto: «Dieci giorni fa parlavamo di progetti per il Trentino, gli avevo suggerito personalmente di rientrare in campo ma purtroppo la malattia glielo ha impedito. Se Giorgia Meloni è oggi al governo, lo deve anche e soprattutto a uomini come Claudio. Anni fa avevo aperto un circolo An e lo invitai all’inaugurazione, lui però aveva qualche problema con le nuove correnti a livello nazionale e non volle venire. Ci trovammo separatamente, in segreto, per discutere di questioni politiche e personali. Era onesto a tal punto da rinunciare al suo ruolo presso la camera dei deputati, un uomo sincero, giusto e leale, tutto d’un pezzo, usando le parole di un suo antagonista di sinistra». Si associa al cordoglio anche Roberto Stanchina, vicesindaco di Trento, il quale lo definisce una persona squisita ed un amico. «Ci siamo legati quando la moglie era con me in circoscrizione. Ci si poteva confrontare anche avendo pensieri politici opposti. Volava alto rispetto ai concetti di destra e sinistra ed era un esempio di politica vera e seria. Personaggi come lui sono merce rara al giorno d’oggi. Con lui presente certi episodi spiacevoli che hanno riguardato il consiglio non si sarebbero verificati», ha affermato Stanchina. Infine, ha partecipato alla commemorazione anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: «Conoscevo Claudio, non tanto per tempistiche e percorsi che sono stati differenti, quanto per le sue battaglie, la fermezza e l’impegno politico. Era dotato di una grande rettitudine, come attestano tutti coloro che con lui hanno lavorato sia in consiglio provinciale che a livello regionale. Ci lascia un pezzo di storia della politica trentina». Taverna si era sempre battuto per il proprio territorio, tanto da ideare e fondare il movimento Progetto Trentino Libero e l’associazione «Lo Scudo» a difesa dei cittadini trentini. Era, inoltre, direttore dei giornali Scacco Matto e Trentino Libero.