Intervista
giovedì 28 Agosto, 2025
La denuncia di una studentessa che vive in zona Portela: «Cambio casa per paura. Gli spacciatori ci ridono in faccia sbeffeggiandoci»
di Patrizia Rapposelli
Elisabetta Lussana abita in condominio in un vicolo di via della Prepositura, a pochi passi dal centro storico. Ci sono cumoli di bottiglie di alcol negli angoli e siringhe

«Viviamo una situazione al limite del paradossale. Nel cortiletto privato spacciano e consumano droga: li minacciamo dicendo loro che chiamiamo le forze dell’ordine, ma ci sbeffeggiano ridendoci in faccia. Ho paura, ora cambio casa. E in molti stanno valutando questa possibilità». Elisabetta Lussana, studentessa e lavoratrice, vive in un appartamento che si trova in un vicolo di via della Prepositura. Lì c’è un cortile privato che ospita garage e passaggi di sette condomini. E ci sono anche i consumatori di sostanze. Il problema, oltre a tutto, è sanitario: anche ieri erano visibili le siringhe abbandonate.
Elisabetta come si vive in zona Portela
«Con tanta fatica. Non c’è serenità e ogni volta che si passa per il vialetto non ci si sente sicuri, meno che meno in piazzetta. Questa è la triste realtà, non è solo percezione di pericolo».
Da quanto tempo abita in questa zona?
«Tre anni, ma gli episodi di spaccio e risse tra bande si sono moltiplicati ultimamente. Scene che si ripetono quotidianamente. Le abbiamo provate tutte».
Avete chiamato il 112?
«Sì, molte volte. Purtroppo, anche loro possono fare poco contro il consumo di sostanze. Possono intervenire solo quando c’è spaccio. Ma anche in questo caso pare sia diventato complicato».
C’è un episodio che le è rimasto impresso?
«A parte vedere le persone che si bucano alla luce del giorno sul muro del mio condominio, un intervento delle forze dell’ordine con i cani anti droga».
Racconti.
«Mi ha fatto impressione. Ho fatto presente all’agente quali angoli del cortile controllare e lui, sconsolato, mi ha detto che tanto era dappertutto. I cani sembravano impazziti».
Ha mai avuto un faccia a faccia con un consumatore o uno spacciatore?
«Certo, con entrambi. Noi condomini siamo abituati ad incontrarli quando usciamo di casa o quando rientriamo. A qualsiasi ora del giorno è possibile assistere a scene che fanno paura».
Tipo quali?
«Un uomo raggomitolato su se stesso per terra che con una siringa si buca il braccio. Qui vivono tanti studenti, è troppo anche per noi vedere scene che normalmente si associano ad alcuni quartieri periferici delle metropolitane».
Come pensate si possa risolvere la situazione?
«Non so, io e altri residenti stiamo pensando di cambiare casa. Non è facile, gli affitti sono alti, ma non c’è altra scelta».
Lei ha già deciso?
«Certamente, io non ne posso più di stare qui. Vivo nella paura e non è possibile».
Da ieri è entrata in vigore l’ordinanza del sindaco contro alcol e musica nelle ore serali.
«Quindi? Una misura che non cambierà le cose».