Il dibattito

martedì 29 Novembre, 2022

Ingegneri contro SuperTrento: «Nessun coinvolgimento degli ordini professionali»

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Silvia di Rosa: «Nutriamo perplessità sulle modalità con cui il Comune ha deciso di avviare le operazioni di costituzione del laboratorio»

Non convince il modo con cui è stato lanciato Super Trento. Il mancato coinvolgimento degli ordini professionali ha avuto strascichi negativi soprattutto da parte degli ingegneri che hanno prontamente scritto una lettera al sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

«Nutriamo perplessità sulle modalità con cui il Comune di Trento ha deciso di avviare le operazioni di costituzione del laboratorio SuperTrento: nessun coinvolgimento preliminare degli Ordini professionali, nessuna possibilità di interlocuzione diretta – scrivono nella missiva gli ingegneri –. Infine, l’affidamento della «guida» del processo a un soggetto privato, abdicando al ruolo di regia che, a nostro parere, dovrebbe restare in capo all’ente pubblico: in un simile contesto, quella del laboratorio SuperTrento è una falsa partenza!»

La comunicazione sottolinea una serie di criticità riscontrate dall’Ordine degli Ingegneri nel procedimento che ha portato alla nascita del nuovo laboratorio di urbanistica partecipata. «Innanzitutto – spiega la presidente Silvia Di Rosa – non c’è stato alcun coinvolgimento a monte degli Ordini professionali da parte del Comune, come invece prevede il principio di leale collaborazione tra enti pubblici. Questa assenza di confronto e interlocuzione con gli Ordini ci duole soprattutto in quanto soggetti particolarmente interessati alla trasformazione della città».
Ma c’è di più: l’Ordine degli Ingegneri ricorda che, con delibera del Consiglio Comunale n. 62 del 2019, il Consiglio ha impegnato Sindaco e Giunta a predisporre un concorso di progettazione o di studio per valorizzare le aree che si renderanno libere a seguito dell’interramento della ferrovia, «in accordo con gli ordini».

«A nostro avviso la criticità sta proprio nella mancata condivisione della partenza del percorso e nelle modalità con cui si è deciso di dare avvio all’iniziativa – sottolinea la presidente Di Rosa e conclude – in un simile contesto il rischio è che gli Ordini risultino relegati al ruolo di comparse, anziché di co-attori principali».
In conclusione, l’Ordine degli Ingegneri auspica una revisione dell’impostazione generale, con interlocuzione diretta tra l’Ente comunale e gli Ordini professionali, in modo da poter offrire un contributo significativo in questa fase di definizione delle scelte strategiche per la città di Trento.