l'incidente

venerdì 22 Marzo, 2024

Incidente nel cantiere della Loppio-Busa, due operai in terapia intensiva. I sindacati: «Un forte campanello d’allarme»

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Il mezzo sollevatore, da cui sono precipitati, non risultava agganciato regolarmente ed è stato sequestrato dalle autorità

Dopo l’incidente sul lavoro accaduto nella notte presso il cantiere del collegamento San Giovanni-Cretaccio, la Provincia autonoma di Trento ha comunicato di aver compiuto i necessari accertamenti sulla vicenda. I tecnici stanno supportando le forze dell’ordine nella raccolta degli elementi per la ricostruzione della dinamica dei fatti, che hanno causato il ferimento di tre operai che sono stati trasportati in codice rosso all’Ospedale Santa Chiara. Il 48enne si trova ora in rianimazione. Due di loro, di 48 anni, sarebbero ricoverati in terapia intensiva.

Secondo le prime ricostruzioni, i tre operai sarebbero caduti da sei metri di altezza da una piattaforma elevatrice dove si trovavano per lavorare alla volta della galleria che da San Giovanni porta alla Maza in quella che è l’opera viabilistica più discussa dell’Alto Garda.

Durante le operazioni, forse a causa di una manovra errata o di un problema meccanico, la navicella si è ribaltata. Il mezzo sollevatore che non risultava agganciato regolarmente è stato sequestrato dalle autorità competenti.

Dura la reazione della Filca-Cisl Trentino che parla di «un forte campanello d’allarme sulla sicurezza dei lavoratori edili, visto il ripetersi di incidenti nel territorio, anche mortali». Salvatore Teresi, segretario generale, ritiene «indispensabile mettere in campo tutte le misure idonee a garantire la sicurezza in edilizia, in attesa che entrino in vigore i provvedimenti annunciati dal Governo, a partire dalla Patente a punti».

Nel frattempo la Filca-Cisl ha organizzato una mobilitazione nazionale con tantissime assemblee nei luoghi di lavoro. Per il 9 aprile è già stata calendarizzata una assemblea proprio nel cantiere dove è avvenuto l’incidente. «Il ripetersi di incidenti in edilizia – conclude Teresi – è fonte di grande preoccupazione e deve indurci a far prevalere senso di responsabilità ed efficacia nelle azioni, perché garantire la sicurezza nei cantieri e in generale la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro è un dovere nei confronti dell’intera collettività».