Il rogo

domenica 18 Dicembre, 2022

Incendio a Dimaro, in fiamme il tetto di una palazzina: quattro famiglie sfollate

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Notte di paura nella frazione di Carciato. A dare l'allarme un'albergatrice: nessun ferito. Il racconto del sindaco: «C'è stata grande preoccupazione, ma i vigili sono stati molto bravi»

Notte di paura ieri a Carciato, frazione di Dimaro Folgarida, in Val di Sole. Un incendio ha devastato il tetto di una palazzina. «Le fiamme erano davvero importanti: c’è stato un momento di grande preoccupazione», racconta il sindaco Andrea Lazzaroni. Otto persone sono state evacuate: fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Ma ora quattro famiglie sono rimaste senza la loro casa.

L’allarme
La chiamata ai vigili del fuoco è arrivata pochi minuti dopo le 22.30 di sabato 17 dicembre. A dare l’allarme la proprietaria di un hotel situato nelle vicinanze, ma posizionato più in alto. L’albergatrice ha visto le fiamme alzarsi dal tetto dell’edificio e ha allertato subito i pompieri. Sul posto sono arrivati 70 vigili del fuoco volontari con quattro autobotti e un’autoscala.

Le operazioni
Spegnere le fiamme non era affatto facile. «Il borgo di Carciato è molto compresso: è un centro storico con tutte le case ravvicinate – spiega il sindaco di Dimaro Folgarida – I vigli del fuoco sono intervenuti subito e bene: non era semplice ma sono riusciti a trovare rapidamente il metodo per spegnere l’incendio». Le operazioni di spegnimento sono andate avanti fino alle quattro del mattino. Sulle cause non ci sarebbero dubbi: «Si è trattato molto probabilmente del classico incendio da canna fumaria».

Gli sfollati
Il tetto della palazzina è andato quasi completamente distrutto. «Questa mattina abbiamo fatto un sopralluogo con i vigili del fuoco permanenti di Trento – dice il sindaco – La struttura è ancora integra, ma abbiamo dichiarato l’inagibilità a fini abitativi. La copertura va smantellata al più presto e ripristinata con una transitoria fino alla fine dell’inverno». L’edificio è composto da 5-6 unità familiari. «Ci abitano quattro famiglie per un totale di 12-13 persone: per il momento hanno trovato posto a casa di amici o parenti, qualora ce ne fosse bisogno ci attiveremo con le nostre strutture», rassicura il primo cittadino.