I dati

lunedì 4 Agosto, 2025

In Trentino tre incidenti al giorno. E il picco dei mortali è nel pomeriggio

di

Sono trenta le vittime della strada nel 2024: le cifre raccolte da Ispat

In Trentino si verificano più di tre incidenti stradali al giorno. È quanto emerge dai numeri pubblicati dall’Ispat. In totale, nel 2024 in Trentino ci sono stati 1308 incidenti stradali, con 38 morti e 1720 feriti. Un numero leggermente maggiore rispetto al 2023, quando gli incidenti furono 1289, ma allo stesso tempo più contenuto rispetto a quelli di inizio millennio: nel 2001 gli incidenti erano 2130, quattro anni dopo erano 1909, nel 2010 erano 1496. Contestualmente, è calato anche il numero di morti, che ammontava a 51 nel 2001.

 

Luglio e agosto «pericolosi»

Sugli incidenti segnalati 60 sono avvenuti in autostrada, 748 sulle strade provinciali, 455 su quelle urbane, 531 su quelle extraurbane e 20 sulle restanti strade. Si tratta per la maggior parte (849 casi, il 64.9% del totale) di sinistri che hanno coinvolto due o più veicoli: nello specifico si parla di 590 scontri (frontali o laterali) e 259 tamponamenti. I restanti 459 sono incidenti di altra dinamica, fra cui 153 uscite di strada, 136 investimenti di pedoni e 125 schianti contro ostacoli. Guardando ai singoli mesi, quello fra luglio e agosto è il periodo in cui viene registrata la maggior quantità di incidenti (159 e 158), mentre sono febbraio (69) e dicembre (75) quelli con il numero più basso. Interessante il dato relativo alle fasce orarie in cui avvengono gli scontri: quello compreso fra le 17 e le 18 sarebbe il momento più «pericoloso» per mettersi alla guida con 114 degli interventi totali avvenuti al suo interno, ma il rischio di mortalità più alta è invece dalle 13 alle 15, in cui si sono verificati 10 degli incidenti mortali avvenuti sulle strade trentine: più di un quarto del totale. Le ore serali dalle 21 in poi sono invece le più tranquille.

 

Le vittime

Prendendo in esame esclusivamente i conducenti coinvolti nei vari incidenti, quindi le persone alla guida del mezzo, i decessi in seguito ai sinistri sono in totale 30. L’Ispat specifica anche quelle che sono le fasce d’età: in due casi le vittime sono stati ragazzi sotto i 17 anni, altre tre erano persone fra i 18 e i 29, la maggior parte dei decessi si concentra invece nelle fasce 30-64 anni (13) e superiori ai 65 (11). Da notare inoltre come in 29 di questi casi i conducenti morti fossero maschi. Differenza netta anche per quanto riguarda i feriti alla guida: 841 uomini, 357 donne. Le restanti otto persone morte sul totale dell’anno sono sei pedoni e due passeggeri a bordo dei veicoli coinvolti.