Cure

lunedì 2 Ottobre, 2023

In Trentino anche i pazienti in dialisi possono andare in vacanza: nel 2023 oltre 1200 sedute

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Sei centri dialisi su tutto il territorio per chi proviene da fuori regione

Essere un paziente in dialisi, significa anche non poter partire per una vacanza senza troppi pensieri, perché al trattamento bisogna sottoporsi tre giorni in settimana, tutte le settimane dell’anno. Non è possibile sospendere i trattamenti, neanche qualche giorno. Per questo da oltre 15 anni esiste in Trentino la dialisi turistica: la possibilità, per chi viene qui in ferie, di fare il trattamento in uno dei sei centri dialisi dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Un’offerta di sanità pubblica importante per i pazienti dializzati cronici provenienti da altre regioni o nazioni. Da gennaio a settembre 2023 le sedute di dialisi nelle diverse strutture trentine sono state oltre 1200. I pazienti che hanno usufruito della dialisi turistica nel corso di questi nove mesi sono stati 280: un’offerta sanitaria capillare e numericamente importante che pone il servizio di dialisi che fa capo all’Unità operativa multizonale di nefrologia e dialisi ai vertici nazionali, come riconosciuto anche dall’Associazione nazionale emodializzati. I centri dialisi sul territorio trentino a disposizione dei turisti in trattamento dialitico sono sei. Nel dettaglio, nel corso della stagione invernale ed estiva, sono state effettuate 251 sedute ad Arco, 225 a Borgo Valsugana, 287 a Cavalese, 147 a Cles, 65 a Rovereto e 302 a Tione. Le prestazioni della rete nefrologica trentina vengono garantite grazie alle competenze mediche e infermieristiche del personale assegnato ai servizi di dialisi, che spesso deve farsi carico di una notevole attività aggiuntiva rispetto all’ordinario: in alcuni centri la dialisi turistica rappresenta oltre il 40% delle attività svolte nell’arco dell’intero anno. Per accedere alle dialisi-vacanza in Trentino bisogna contattare la segreteria dell’Unità operativa di nefrologia e dialisi dell’ospedale di Trento che fornirà poi i recapiti dei centri dialisi più vicini alla località dove il turista vuole soggiornare; a quel punto il centro trentino chiede ai centri dialisi di appartenenza del paziente una relazione medica per valutare l’idoneità clinica a svolgere le sedute dialitiche nei centri trentini. Nel caso non sia disponibile il posto per il trattamento dialitico nel periodo richiesto presso il centro scelto, si attiva una rete di collaborazione fra i centri più vicini per trovare una soluzione che possa garantire il periodo di vacanza. È importante programmare la dialisi-vacanza con un certo anticipo rispetto al periodo di soggiorno. Se si pensa ad un soggiorno nel periodo estivo (maggio/giugno-settembre/ottobre), è consigliato programmare la dialisi-vacanza anche 6-10 mesi prima; per tutto il resto dell’anno è sufficiente programmarla con circa un mese di anticipo. Per la dialisi peritoneale gestita direttamente dal paziente – un trattamento che si esegue di notte grazie ad un’apparecchiatura miniaturizzata e silenziosa – il centro di riferimento in caso di complicazioni è invece il centro di dialisi peritoneale dell’ospedale Santa Chiara di Trento. «La possibilità di fare la dialisi in una zona turistica – ha sottolineato Giuliano Brunori, direttore dell’Uom nefrologia e dialisi – ha un impatto positivo in termini di miglioramento di qualità della vita e di accettazione della malattia da parte del paziente dializzato che, pur con un invalidante malattia cronica, può fare con serenità periodi di ferie anche lunghi, trovando una risposta efficace ai propri bisogni di salute».