Bambini

martedì 3 Gennaio, 2023

Guardare al domani con gli occhi dei giovani

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno, ha dedicato ampio spazio e parole di speranza ai ragazzi e alle ragazze

E siamo nel 2023! Il capodanno è sempre occasione di grandi festeggiamenti. Probabilmente tutti voi avrete aspettato la mezzanotte tra giochi di società, film, cene con gli amici, tombole e fuochi d’artificio; qualcuno a casa, qualcuno al ristorante, qualcuno sulla neve e magari qualcuno in vacanza, al caldo. Chi ci sarà arrivato un po’ assonnato, chi invece pieno di energia e allo scoccare della mezzanotte avrà gridato al vento il famoso «10,9, 8… 3, 2,1 buon anno!». Il «giro degli auguri» poi, di solito, prosegue per tutto il giorno dopo quando si incontrano le persone con cui non si è passata la serata. È una giornata in cui passeggiando per la strada del quartiere è facile scambiare due parole col vicino, col conoscente o anche con lo sconosciuto, per gli auguri di buon anno. Qualche bambino o bambina potrebbe anche aver mantenuto la tradizione locale secondo cui i bambini portano gli auguri stringendo la mano e dicendo «bon an, bon dì, la vosa bona man a mi» (che significa «buon anno, buongiorno, a me la vostra buona mano»); e in cambio ricevono qualche dolcetto o soldino.
Ma l’ultimo giorno dell’anno è anche un momento in cui riguardare al passato e fare buoni propositi per il futuro. L’avete fatto? Certo la cosa più difficile è ricordare tutto quello che è accaduto nell’anno appena terminato. Per non dimenticare le cose più importanti vi do un suggerimento: potete utilizzare una «Happiness Jar» o «barattolo della felicità». Dovete solo procurarvi un barattolo da riempire, durante l’anno, con dei bigliettini scritti da voi, fotografie, biglietti di eventi a cui partecipate, piccoli oggetti che vi ricordano qualcosa, ecc. Praticamente con tutto quello che volete; quando vivete un momento felice potete racchiuderlo nel barattolo che dovrebbe poi essere aperto alla fine dell’anno (o anche in momenti di tristezza). È un modo per rendersi conto di tutte le cose positive che ci accadono e per ricordarci dell’anno trascorso. Comunque, nell’ultimo giorno dell’anno, non siamo i soli a ricordare quanto è accaduto e a fare un bilancio: è qualcosa che ogni 31 dicembre fa anche il Presidente della Repubblica in un discorso rivolto a tutti gli italiani e le italiane. Quest’anno Sergio Mattarella ha parlato di molti temi: ha ricordato che nel 2022, per la prima volta in Italia una donna, Giorgia Meloni, è diventata Presidente del Consiglio e ha dato a questo fatto un importante significato. Ha poi naturalmente nominato le sfide difficili che il mondo sta affrontando come la guerra in Ucraina, la pandemia, il cambiamento climatico e la crisi energetica; per affrontarle serve «responsabilità nelle scelte», ha detto il Presidente Mattarella, «non bisogna rinunciare alla modernità, ma progettare il domani con coraggio mettendo al sicuro il pianeta e quindi il nostro futuro». Ha poi anche parlato della disoccupazione e della povertà minorile: sono aumentati infatti negli ultimi anni i bambini e i ragazzi che nel nostro Paese si trovano in condizioni di povertà. Nel suo discorso ha dedicato molto spazio ai giovani. Ha ricordato come molti, in particolare ragazzi e ragazze nel mondo stanno lottando per le libertà; soprattutto in Iran dove si protesta per affermare i propri diritti mettendo a rischio la propria vita, in Afghanistan dove le donne sono sempre più «rinchiuse» e in Russia dove si lotta per dire no alla guerra. Si è poi rivolto ai giovani invitandoli a guidare con prudenza in macchina perché «sono \ancora troppi i ragazzi che perdono la vita per incidenti». Ha poi concluso con queste parole: «Guardiamo al domani con gli occhi dei giovani!». L’augurio è quello di riuscire a guardare al nuovo anno con lo sguardo, la speranza, il coraggio, l’entusiasmo, la voglia di cambiare dei giovani senza dimenticare che è importante l’impegno, la responsabilità e la partecipazione di tutti e tutte per la vita del nostro Paese e per costruire un mondo migliore.