La sfida tecnologica

giovedì 18 Aprile, 2024

Gli studenti delle medie di Povo trionfano alla RoboCup, la gara di informatica robotica

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Ragazzi e ragazze della squadra «The Chicken Forest» si sono imposti a Verbania nella gara «Rescue Line». Ottimo posizionamento anche dello scientifico Galilei

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo Trento 1, con la squadra «The Chicken Forest», si sono classificati primi nella categoria Rescue Line Entry (da 10 a 14 anni) alla fase nazionale della competizione RoboCup Junior, che si è tenuta a Verbania dal 10 al 13 aprile scorsi presso l’IIS Cobianchi. Nella gara i robot si sono cimentati in un percorso simulato di soccorso, destreggiandosi tra ostacoli e salvando vittime virtuali.
Un traguardo che permette ai giovani trentini la partecipazione agli Europei di RoboCup Junior, in programma a Hannover nel mese di giugno e che non solo premia il talento dei singoli studenti, ma dimostra l’importanza del lavoro di squadra, la passione per la scienza e la tecnologia. Lo ha sottolineato anche la vicepresidente e assessore all’istruzione della Provincia autonoma di Trento che oggi ha visitato la scuola secondaria di primo grado Pascoli di Povo, dove ha incontrato i ragazzi vincitori che fanno parte delle classi 3^A e 3^C. Nel fare loro e ai loro insegnanti i complimenti, la vicepresidente ha sottolineato che questo risultato, che applica il lavoro fatto nelle ore di lezione, ha permesso alla squadra di diventare un’eccellenza rappresentativa di tutto il sistema scolastico Trentino, capace di promuovere innovazione soprattutto attraverso le discipline STEM, che valorizzano le competenze sia teoriche degli studenti, sia quelle trasversali. I ragazzi, come ha detto rivolgendosi a loro la stessa vicepresidente, potranno portare non solo ad Hannover, ma nel loro percorso di vita, le competenze nate da questo connubio di esperienza e conoscenza.

Anche la dirigente scolastica dell’IC Trento 1 Laura De Donno ha evidenziato come RoboCup Junior non sia solo una gara di robot, ma un’occasione unica per i giovani di avvicinarsi al mondo della robotica e dell’ingegneria, sviluppando competenze preziose per il futuro. La competizione li spinge a mettersi alla prova, a risolvere problemi complessi in modo creativo e a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. Come ha ricordato la dirigente il progetto rientra nelle iniziative S.T.A.A.R.R. (Scuole Trentino – Alto Adige Associate in Rete per la Robotica l’informatica e le nuove tecnologie), la rete di diverse scuole di ogni ordine e grado della provincia di Trento e Bolzano che si avvale della collaborazione di enti come Museo Civico di Rovereto, FBK, Università di Trento. Il suo obiettivo è di coadiuvare le scuole nell’organizzare corsi, iniziative, sperimentazioni nell’ambito della robotica educativa e dell’implementazione delle nuove tecnologie nella didattica. I Chicken Forest, guidati dall’insegnante di tecnologia e referente per la robotica Cristina Sartori, hanno dimostrato abilità di programmazione, strategia e lavoro di squadra, conquistando il primo posto. Alla stessa gara ha partecipato anche l’Istituto Rovereto Nord con la squadra denominata Tassorosso, classificatasi seconda, sotto la guida del docente Corrado Zorer. Un doppio successo, al quale si aggiunge l’ottimo posizionamento della squadra ElectroElite del Liceo Scientifico Galilei di Trento, che per la categoria Maze Entry riservata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ha raggiunto il terzo posto in finale.

Le formazioni sono composte da quattro studenti che hanno lavorato a progettare, costruire e programmare robot autonomi, che competono in un ambiente altamente dinamico. Al torneo hanno partecipato oltre 800 studenti. La squadra di Povo, che ha dovuto affrontare 6 prove prima di accedere alla finale, ha utilizzato un robot in grado di portare a termine una missione in modalità completamente autonoma, senza l’aiuto dell’uomo. L’area di salvataggio viene raggiunta seguendo una linea tracciata a terra e dopo il superamento di vari ostacoli come terreno insidioso con colline, terreno irregolare e macerie, senza rimanere bloccato. Quando il robot trova delle «vittime» – rappresentate da palline di diversi colori – deve trasportarle con delicatezza e attenzione ad un punto di evacuazione sicuro.