l'iniziativa
lunedì 17 Novembre, 2025
Fragilità sociale, educativa, relazionale e occupazionale: la Provincia lancia C.O.P.E.+, il progetto di inclusione per i Neet
di Redazione
L’iniziativa, del valore complessivo di 900.000 euro prevede la collaborazione tra giovani e link worker, ovvero professionisti in grado di fare da ponte fra le persone in difficoltà e le risorse della comunità
La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione, Mario Tonina ha approvato il nuovo intervento C.O.P.E.+, un progetto volto a consolidare e diffondere sul territorio l’approccio innovativo della prescrizione sociale come modello stabile e condiviso di presa in carico delle persone che vivono situazioni di fragilità sociale, educativa, relazionale e occupazionale.
L’iniziativa, del valore complessivo di 900.000 euro, nasce come evoluzione del precedente progetto europeo C.O.P.E. (Capacità, opportunità, luoghi e coinvolgimento), che aveva sperimentato con successo un nuovo metodo di inclusione sociale per i giovani NEET, ovvero i giovani non impegnati in percorsi di istruzione, formazione o lavoro.
“Con C.O.P.E.+ vogliamo rendere stabile e diffuso un modo nuovo di fare inclusione, che parte dall’ascolto delle persone e dalla costruzione di legami di fiducia nella comunità. La prescrizione sociale è un approccio innovativo, fondato sulla costruzione di una rete di prossimità, vogliamo che essa rappresenti uno strumento per mettere in rete servizi, associazioni, cooperative e cittadini, e accompagnerà così i giovani e le persone in difficoltà verso percorsi di vita più autonomi e soddisfacenti. È un passo concreto per una Provincia sempre più attenta al benessere e alla coesione sociale”, queste le parole dell’assessore Mario Tonina.
Durante il progetto C.O.P.E. era stato introdotto un approccio fondato sulla costruzione di una rete di prossimità relazionale e sull’impiego della prescrizione sociale (social prescribing): un metodo che mette al centro la persona e attiva, attorno a lei, una rete di risorse educative, culturali, lavorative e di benessere presenti nella comunità.
Attraverso la collaborazione tra giovani e link worker, ovvero professionisti in grado di fare da ponte fra le persone in difficoltà e le risorse della comunità, sono stati realizzati percorsi personalizzati di accompagnamento, con risultati positivi in termini di inclusione, autonomia e benessere: i link worker infatti “prescrivono” attività o esperienze sociali, culturali, educative o di volontariato che puntano a migliorare la qualità di vita delle persone.
Con C.O.P.E.+, la Provincia autonoma di Trento intende capitalizzare i risultati del progetto europeo e trasformare l’esperienza in un modello stabile, integrato nei servizi territoriali. Il nuovo intervento mira a rafforzare il legame tra cittadini, servizi e territorio, promuovendo una presa in carico personalizzata e “leggera”, accessibile a tutte le persone in condizioni di fragilità, con particolare attenzione ai giovani tra i 15 e i 34 anni.
L’attuazione del progetto è affidata all’Azienda provinciale per i servizi sanitari, in collaborazione con le competenti strutture provinciali e con il territorio.