Musica

sabato 22 Novembre, 2025

È morta Ornella Vanoni, a Fazio disse: «Al mio funerale suonerà Fresu, ho scelto un abito Dior»

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Aveva 91 anni, il decesso a Milano per un arresto cardiocircolatorio

È morta Ornella Vanoni, a 91 anni, nella sua abitazione di Milano, stroncata da un arresto cardiocircolatorio. La sua scomparsa segna la fine di un’era: voce storica della canzone italiana, è stata un’icona per oltre sette decenni di carriera.

Vanoni era celebre per brani come “Senza fine”, scritto da Gino Paoli, ma anche per la sua capacità di spaziare tra generi: dalla popolare musica d’autore, alla bossa nova, fino al jazz. Esordì al Piccolo Teatro con Giorgio Strehler, e grazie alla sua sensibilità unica conquistò un punto di equilibrio tra intensità emotiva e classe interpretativa.

Tra le sue dichiarazioni più toccanti, Vanoni aveva detto: «Non ho paura della morte», riflettendo spesso con ironia e sincerità sulla vecchiaia e sul tempo che passa. In un’altra intervista aveva affermato: «Ci sono date di nascita non segnate nei documenti ma scolpite nell’anima», parlando della propria identità artistica.

Vanoni ha collaborato con grandi artisti italiani e internazionali: Gino Paoli, Paolo Conte, Lucio Dalla, Fabrizio De André, ma anche jazzisti come Herbie Hancock. Ha partecipato a otto edizioni di Sanremo e ha ricevuto premi prestigiosi come il Premio Tenco, diventando la prima donna a vincere come miglior cantautore.

Ornella Vanoni, con ironia e leggerezza, aveva delineato il suo funerale in un’intervista televisiva: “Adesso scelgo il vestito, la bara deve costare poco perché devo essere bruciata” – dichiarava a Fabio Fazio. Poi aggiungeva: “Buttatemi in mare, quello che vi pare… Mi piacerebbe Venezia”. E concludeva con orgoglio: “Il vestito ce l’ho, è di Dior”.

Ma non è tutto: aveva anche espresso il desiderio che Paolo Fresu suonasse durante la sua cerimonia. “Ho chiesto a Paolo Fresu di suonare durante il funerale” – così la cantante definiva il suo addio ideale.

Vanoni aveva inoltre parlato del ricordo che avrebbe voluto lasciare: in un’intervista del 2024 al Corriere della Sera aveva manifestato il desiderio di lasciare un’aiuola, non una lapide. «La voglio da viva — disse — ‘Aiuola Ornella Vanoni, manutenuta da lei». Me ne prenderei cura di persona. Pianterei fiori e pomodori”. Secondo lei, “danno tutto da morti, lo facessero da vivi uno è anche più contento”.