la reazione
giovedì 8 Maggio, 2025
Droga nei bar e corruzione, Fugatti lancia la stoccata al centrosinistra: «Nessuno può scagliare la prima pietra»
di Tommaso Di Giannantonio
Il governatore è intervenuto nell'aula del Consiglio provinciale sull'inchiesta «Sciabolata»: «Non nego e non rinnego i rapporti personali»
«Chi ha sbagliato deve pagare, ma nessuno può scagliare la prima pietra». Così, oggi pomeriggio, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti è intervenuto nell’aula del Consiglio provinciale sull’inchiesta «Sciabolata» su droga, riciclaggio e corruzione, che vede coinvolto anche l’ex presidente di Patrimonio del Trentino Andrea Maria Villotti (nominato dalla prima giunta Fugatti) ed ex segretario dello stesso governatore trentino (nella scorsa legislatura in Regione).
«Difficilmente mi sono atteggiato da moralista e inquisitore – ha detto Fugatti, sollecitato ad intervenire dalle minoranze – perché deve esserci sempre un atteggiamento di rispetto nei confronti delle persone e della magistratura. Ho avuto questo approccio nei confronti dell’inchiesta Romeo e ce l’ho anche oggi nei confronti di questa nuova inchiesta. Dopodiché se facciamo un’analisi dei percorsi amministrativi delle giunte provinciali precedenti, nessuno può scagliare la prima pietra. Sotto l’aspetto degli eventuali errori deve esserci un approccio amministrativo e giudiziario: chi ha sbagliato deve pagare. Ma non nego e non rinnego i rapporti personali – ha aggiunto – Facciamo fatica ad appartenere a quella categoria di politici che, se un sindaco – un amministratore pubblico – viene ad essere interessato dalla vicenda, nemmeno ci sediamo vicini a lui. Non facciamo parte di quella categoria”, ha concluso riferendosi all’ex sindaco di Arco del Pd, Alessandro Betta, coinvolto nell’inchiesta Romeo.
La decisione
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