Donne apicoltrici, un progetto di empowerment femminile: domenica alla Fondazione Caritro la presentazione dell’iniziativa

Contribuire a costruire comunità più giuste e inclusive. Questo il tema centrale dell’evento «Resilience, contrastare la violenza sulle donne» che si terrà domenica 15 giugno ore 17.30 nella sala della Fondazione Caritro a Trento in via Calepina 1.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Teuta in collaborazione con altre associazioni e enti, prevede un dibattito pubblico preceduto dalla proiezione del documentario «Resilience – Gender-Based Violence».

Girato nello slum di Gakoromone, nella Contea di Meru (Kenya), Resilience – Gender-Based Violence è il nuovo documentario del regista Massimo Gabbani, che dà voce a donne costrette a vivere in condizioni di estrema vulnerabilità sociale ed economica, dove povertà, violenza, marginalità e abusi fanno parte della quotidianità.

Attraverso testimonianze dirette, immagini autentiche e interviste a figure istituzionali, politiche e religiose, il documentario esplora le radici profonde della violenza di genere e racconta la forza di chi, anche nei contesti più difficili, non smette di lottare per cambiare il proprio destino.

Al termine della proiezione seguirà uno spazio di confronto, perché la violenza di genere non ha confini: è un fenomeno globale. In alcune realtà è più visibile, in altre è celata dietro l’indifferenza, il silenzio o l’ipocrisia. Ma è ovunque, e ci riguarda tutti.

Resilience nasce per informare, far riflettere e soprattutto stimolare l’azione.

Durante la serata verrà anche presentata l’intenzione di avviare un progetto concreto di empowerment femminile. Il progetto, dal titolo “Bee the Change”, prevede la formazione di un gruppo di donne come apicoltrici, attraverso un percorso teorico e pratico. È prevista inoltre la realizzazione di un laboratorio per la lavorazione e il confezionamento del miele, la nascita di una cooperativa e la creazione di un canale di distribuzione.

L’evento si concluderà con un momento conviviale, per continuare a confrontarsi in un clima informale e aperto al dialogo.

L’invito è rivolto a tutti: perché solo insieme possiamo riconoscere e combattere le dinamiche che generano disuguaglianze e violenze, e contribuire a costruire comunità più giuste e inclusive.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.