L'intervista

domenica 22 Ottobre, 2023

Caso Giambruno, Alessia Ambrosi difende la premier: «Giorgia rappresenta tutte noi donne»

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Dopo l'annuncio della separazione dal compagno Meloni non ha cambiato l'agenda. La deputata trentina: «Il meeting in Egitto? Dimostra che la ragion di Stato supera anche le sofferenze personali. I fuorionda sessisti del giornalista? Nessuno è impeccabile»

La premier Giorgia Meloni è finita al centro dei riflettori nelle ultime ore per la vita privata. È stata proprio lei ad annunciare la separazione dal compagno (ormai ex) Andrea Giambruno venerdì con un breve messaggio sui social. Una decisione arrivata in seguito a una giornata in cui il giornalista è stato al centro dell’attenzione per una serie di fuori-onda sessisti, ma che non sono l’unico motivo. La presidente del Consiglio, infatti, nel post sottolinea che la relazione era ormai arrivata al capolinea da molto tempo. La deputata trentina di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi, racconta il delicato passaggio della premier.

Onorevole Ambrosi, in seguito agli eventi che hanno travolto la vita privata di Giorgia Meloni, le ha scritto o vi siete sentite?
«Credo Giorgia Meloni abbia dimostrato, per l’ennesima volta, di esser una donna forte e di non aver bisogno della solidarietà di nessuno, tantomeno della mia che sono una parlamentare alla prima legislatura».
Ieri, infatti, era già al Cairo per il summit internazionale per la pace: le vicende familiari non fermano l’agenda politica.
«Esatto. Sta dimostrando che la ragion di Stato supera anche le sofferenze personali, e ha la mia totale ammirazione per questo».
Secondo lei, come sono usciti questi fuori onda? C’è qualcuno che ha voluto mettere i bastoni fra le ruote alla premier?
«Guardi, il rispetto per la vita personale dovrebbe frenare ogni tipo di curiosità morbosa, e il chiacchiericcio, il pettegolezzo non dovrebbero essere la misura del tutto. Ciò detto, è di tutta evidenza come la nostra premier sia una donna forte, rispettata, anche tanto invidiata».
Meloni è sempre stata molto brava a dividere sfera privata da quella pubblica, anzi è una delle poche figure pubbliche che ha saputo tenere fuori dai riflettori la figlia. È una madre molto protettiva o temeva che la vita privata potesse ledere il suo lavoro e la figura di donna forte e leader che si è costruita in tanti anni?
«La verità è che Giorgia rappresenta tutte noi donne in lotta per la nostra dignità. Nessuno ha il diritto di fare scempio della nostra vita privata e del nostro essere genitrici. Ma vorrei parlare anche del diritto dei minori: qualcuno dei tanti che si divertono a fare gossip si è ad esempio posto il problema degli effetti che tutto questo può avere su una bambina? Lo trovo vergognoso».
Giambruno si è reso protagonista di scene sessiste con frasi fuori luogo che ammiccano all’abuso di potere sul lavoro nei confronti di colleghe donne che rivestivano un ruolo minore: Giorgia Meloni ne era a conoscenza?
«Guardi, si tratta di illazioni che non intendo nemmeno commentare. Debbo inoltre dire che non mi piace mai quando si spia la vita degli altri dal buco della serratura. Perché, se tutti siamo spiati nessuno risulta impeccabile, nessuno avrebbe diritto a scagliare la prima pietra. Trovo il metodo del fuori onda assolutamente allucinante e non condivisibile».
Moltissima la solidarietà social per la premier ma c’è anche chi la critica per non rappresentare «modello di famiglia cristiana che vuole imporre al popolo» …che ne pensa?
«Penso che ogni strumentalizzazione politica di vicende personali dia semplicemente il voltastomaco, e reputo, ad esempio, le parole al riguardo di Alessandro Zan semplicemente allucinanti. Fare della retorica pro-Lgbt sulla base di un rapporto eterosessuale a mio avviso è un gravissimo scivolone in termini di stile. Si tratta di una posizione, tra l’altro, gravemente controproducente rispetto alla causa che si intende sostenere. Un vero e proprio autogol».
«La pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua»: diversi commentatori hanno provato a fare l’esegesi di questa frase. Cosa vuole dire la premier?
«Vuol dire che chi vale vale, mentre chi vive di pettegolezzi e cattiverie e attacchi politici vigliacchi sulla pelle degli altri, al contrario, non ha possibilità di emergere perché non vale niente».