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venerdì 29 Settembre, 2023

Carmen Consoli a «I suoni delle Dolomiti»: tutti gli appuntamenti da non perdere in Trentino

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Gli eventi del fine settimana in Provincia

È un finesettimana all’insegna della grande musica e del teatro quello che sta per prendere il via. Sono infatti tanti gli appuntamenti promossi in provincia tra sabato e domenica e tra questi non mancano i grandi concerti de I suoni delle Dolomiti.

Partiamo dall’incontenibile Banda Osiris che, assieme all’Orchestra di fiati del Conservatorio F.A. Bonporti diretta dal Maestro Fontolan, si esibirà sabato alle 12 a Madonna di Campiglio. I quattro musicisti e l’Orchestra racconteranno “Pierino e il lupo”, la celebre fiaba musicale di Sergej Prokof’ev nei pressi del rifugio Pradalago. Non mancheranno incursioni musicali ad alto potenziale comico rispetto alla partitura originale dove, i diversi personaggi vengono rappresentati dai vari strumenti dell’orchestra. Largo infatti a molte sorprese e colpi di scena.

Domenica, sempre a Madonna di Campiglio, dalle 12 è invece Carmen Consoli la protagonista del concerto conclusivo de I Suoni delle Dolomiti a Camp Centener, La verde distesa che si apre sulla bellezza delle Dolomiti di Brenta ospita la cantantessa – come lei stessa ama definirsi – e la sua caratteristica voce che ha regalato una pagina speciale della storia della musica italiana. In programma le hit rimaste pietre indelebili della memoria collettiva. Una su tutte “Confusa e felice”, ma se ne potrebbero citare a decine, tutte nate dall’esigenza di raccontare e raccontarsi, brani che regalano poesia e bellezza, ma anche dolore e tormento.

In caso di maltempo gli eventi si terranno il giorno stesso alle 17:30 al Palacampiglio.

A Trento sabato si inaugura la nuova stagione di Trento Musicantica, rassegna di concerti, presentazioni e incontri di approfondimento organizzata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dal Centro di eccellenza Laurence K.J. Feininger, intitolata quest’anno Pretiose stravaganze e giunta alla 37esima edizione. A dare il la agli appuntamenti c’è lo spettacolo “Commedia Commedia!” che vede esibirsi alle 20:30, nella Sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, il commediante Lorenzo Bassotto e l’Accademia Strumentale Italiana diretta da Alberto Rasi. Un gruppo, ques’ultimo, di riferimento nel vasto repertorio della musica vocale e strumentale tra Rinascimento e Barocco, da molti anni presente nei più importanti festival internazionali. L’ensemble è formato da Elena Bertuzzi, soprano, Luigi Lupo, flauti, Davide Monti, violino, Claudia Pasetto, viola da gamba tenore, Alberto Rasi, viola da gamba bassa, Bèatrice Pornon, liuto e chitarra, e Sbibu, percussioni. In uno stretto legame di musica e teatro, l’appuntamento presenta un brillante concerto-spettacolo: un viaggio nel mondo della commedia dell’arte e delle musiche tra Cinquecento e Seicento. Nel connubio di musica e azione scenica, in un sorprendente intreccio di spunti creativi e fascinazioni sonore, gli artisti accompagnano il pubblico in un originale racconto musicale che vede l’attore Lorenzo Bassotto in dialogo con la voce di Elena Bertuzzi e i musicisti dell’Ensemble, impegnati in un ampio ventaglio di musiche di diversi compositori.

Ad anticiparlo, alle 16, sempre al Castello del Buonconsiglio, c’è il melologo “L’istoria bella de lo Santo Virgilio in Tridentum episcopo e patrono”. Si tratta di un racconto sospeso tra cronaca, leggenda e un pizzico di fantasia con cui Walter e Giovanni Salin presentano al pubblico un personaggio che ha saputo testimoniare con coraggio la sua Fede nella missione pastorale che gli era stata affidata. Il linguaggio è quello pseudo-rinascimentale (in stile Lastrico) ed è accompagnato dalla musica con flauto antico e cordofono. L’ingresso è libero, previo l’acquisto del biglietto al castello.

Per la rassegna Ottobre a Teatro sabato si ride a Riva del Garda dove, dalle 20:45, sul palco del Teatro parrocchiale Don Bosco è pronta a salire Loredana Cont con il suo “Te ‘n conto una, anzi doe”.  Spazio infatti ad uno spettacolo brillante – con monologhi e “ragionamenti” – dedicato in particolare a tutti coloro che sono stati bambini negli anni Sessanta e dintorni: il pretesto per ridere di se stessi sul filo dei ricordi.

“Solo gli sfigati lavorano la domenica” è invece la proposta del Teatro di Pergine Valsugana per sabato. Alle 17 largo infatti alla produzione de I Teatri Soffiati e Rifiuti Speciali che si tramuta in una dichiarazione di delusione verso un mondo che ci vuole performanti e produttivi, anche quando il lavoro non c’è. Un racconto tutto al femminile sulle disuguaglianze di genere. Un manuale di sopravvivenza per chi lavora, per chi continua a cercare lavoro, per chi vorrebbe cambiare lavoro, per chi non sa più lavorare. Uno specchio in cui ogni spettatore potrà riconoscersi al di là di ogni deformazione professionale e pura consapevolezza con Manuela Fischietti e Alessio Kogoj.

Sono invece due gli spettacoli in cartellone per il Festival 2Play. Si parte alle 18 al Teatro di Villazzano con “74 – Una storia mondiale” per poi proseguire, alle 20:30 al Teatro Sociale con “Diavolo di un Tita”.
Il primo è uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Giacomo Postinghel sui Mondiali del ’74 a cui hanno partecipato paesi che non esistono più come lo Zaire, la Jugoslavia e la Germania dell’Est, nazionali capitanate da dittatori come il Cile e Haiti, e squadre bellissime e magnificamente perdenti come l’Olanda di Crujff. Mondiali che hanno cambiato per sempre la storia del calcio, e forse non solo del calcio. Mondiali pieni di eventi significativi anche dal punto di vista sociale e politico, a cominciare dalle qualificazioni, con l’Unione Sovietica che si rifiuta di giocare contro il Cile del nuovo dittatore Pinochet. Il Cile decide di giocare ugualmente quella sfida diventata famosa come “la partita fantasma” e scende in campo senza avversari, segnando a porta sguarnita.
Sono i Mondiali in cui si affrontano per l’unica volta le due Germanie. E a sorpresa vince la Germania dell’Est con un gol di Sparwasser, il quale sarà etichettato a vita per quella rete, nel bene e nel male.
Nel ’74 c’è anche il debutto di una squadra dell’Africa nera: lo Zaire, uno stato che non esiste più. Che perde sonoramente tutte le partite e che sarà deriso per una punizione battuta al contrario dal difensore Mwepu. Una punizione che nasconde una storia di brutale violenza del regime postcoloniale di Mobutu.
Ma soprattutto i Mondiali del ’74 sono i Mondiali dell’Olanda, di Crujff e del Calcio totale. Una nazionale bellissima, che rivoluziona il gioco del pallone per sempre, che fa innamorare tutti i tifosi e che pone le basi del gioco del futuro. E che perde, in finale, contro la Germania Ovest.
Perché sono tutte storie di sconfitte queste, sconfitte a tavolino, sconfitte immeritate, sconfitte poetiche, romantiche, ma pur sempre sconfitte. E a guardarle a distanza di anni, anni di sconfitte sui campi da calcio e anche fuori, sembra quasi che fossero sconfitte inevitabili, già scritte, come se a noi, i perdenti delle storia, fosse preclusa la vittoria. E una domanda finale sorge spontanea: ma è davvero così importante vincere?
Il secondo con Stefano Pietro Detassis e Andrea Bonfanti mette in scena la storia dell’incarcerazione di Giovanni Battista Piaz, meglio noto come Tita Piaz “Il diavolo delle Dolomiti”: un alpinista italiano, ma anche un uomo appassionato e “agitatore politico” che, incarcerato dai nazisti, si confida con un giovane secondino. Quest’ultimo raccoglie, come fosse un figlio, le testimonianze delle sue imprese alpinistiche e della sua profonda umanità di un uomo contraddittorio.

Domenica, alle 20:45, il sipario del Teatro comunale di Pergine Valsugana si alza invece su “Sol (Remix)” di e con Andrea Castelli. Dopo quasi quarant’anni Andrea Castelli torna con “Sol”, rivisitato grazie ad un “remix” dei pezzi più iconici di quel suo primo monologo, primo anche per quanto riguarda il teatro locale. La distanza temporale fa in modo che i divertenti episodi raccontati allora tornino quasi intatti a mostrare un mondo che non c’è più, o che comunque ha perso tanta semplicità. Lo spettacolo vuole specialmente essere un omaggio a quel pubblico di affezionati “fan” che ormai hanno consumato audio e videocassette per citare a memoria i passi salienti e le battute.

Al Teatro Cristallo di Bolzano domenica, alle 17, la Compagnia della Ribalta e l’Orchestra AllegroModerato di Milano portano “Otello Circus”: un’opera lirico-teatrale ispirata alle opere di Giuseppe Verdi e William Shakespeare ambientata in un vecchio Circo dove tutto sembra appassito ed Otello è costretto a rappresentare la sua personale tragedia. È la sua condanna, la pena che deve scontare per il suo gesto efferato ed omicida. Su quella pista gli fanno compagnia gli altri personaggi dell’Opera di Verdi e Shakespeare: Cassio, Jago, Roderigo ed Emilia che si spartiscono le varie attività e mestieri del Circo. L’acrobata, il lanciatore di coltelli, l’equilibrista, l’inserviente, il domatore. Ogni giorno, da anni, più volte al giorno, quella tragedia della gelosia si ripete e gli interpreti, oramai diventati personaggi consumati, deboli e fragili, sono incapaci di fermare quel circo dei sentimenti umani che porta alla tragedia. In quel Circo, girano invisibili i fantasmi delle vittime di femminicidio, per cercare, invano, di interrompere quella giostra e per ricordare, a chi guarda, che l’amore che uccide è contro natura.

Non mancano poi gli appuntamenti dedicati alle famiglie. Il Festival dei Piccoli, domenica alle 17, porta alla Sala Filarmonica di Rovereto “Bù!” di e con Claudio Milani. Una produzione di MOMOM attraverso cui affrontare le paure con un andamento narrativo di andate e ritorni, divertente e rassicurante come una filastrocca. Le paure tipiche dei bambini vengono nominate, per far comprendere ai piccoli spettatori che esse sono patrimonio di tutti e che, con un po’ di coraggio, si possono sconfiggere e dimenticare.
Bù! insegna che le paure si superano e che ridere, a volte, è l’arma migliore.

Infine, torna domenica 1 ottobre la Festa del Teatro. Anche i più piccoli potranno partire per un viaggio fatto di gioco e fantasia all’interno del Teatro Sociale di Trento con le visite teatralizzate a tema “caccia al tesoro” dal titolo “Che Scoperta! Caccia al ‘Nuovo Tesoro’ del Teatro Sociale” curate da Alessio Kogoj e Giacomo Anderle. Un’iniziativa a cui si potrà partecipare in tre orari diversi: alle 11, alle 15 ed alle 17. La prenotazione è obbligatoria. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.centrosantachiara.it.