La tragedia

domenica 5 Maggio, 2024

Caduto da 60 metri, muore John Sebastiani Floriani di 26 anni: l’incidente sul Calisio

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Il giovane, di Pergine Valsugana, stava lavorando in un cantiere. Ha resistito per dieci giorni in condizioni disperate in ospedale

Non ce l’ha fatta John Floriani Sebastiani, l’operaio rocciatore che il 24 aprile è precipitato dal monte Calisio mentre stava disgaggiando una frana in parete. Il ragazzo di 26 anni è morto ieri alle prime ore del mattino.
Floriani era precipitato per 60 metri da una parete di roccia sul monte Calisio sopra l’abitato di Maderno, mentre stava riordinando gli attrezzi al termine del turno di lavoro in parete dove stava disgaggiando i massi incombenti sul sentiero che da Martignano porta sulla cime dal Calisio. Ad allertare i soccorsi erano stati due colleghi con lui al momento della terribile caduta che hanno assistito alla scena. La morte del ragazzo si inserisce nella lunga serie di morti sul lavoro che stanno colpendo la nostra Provincia. L’incidente è avvenuto nell’ambito di opere di disgaggio commissionate dal Comune di Trento, fra le pareti che collegano l’ex rifugio Campel e l’ex rifugio Calisio, dove nel 2021 si era verificata una grossa frana che aveva causato ingenti danni nell’area circostante.
Le condizioni di Floriani erano sembrate da subito disperate. Pochi minuti dopo l’incidente sul posto mercoledì scorso sono accorsi i vigili del fuoco e l’equipe di rianimazione arrivata sul posto con l’elicottero del 118. Il giovane è stato intubato sul posto e trasportato d’urgenza all’Ospedale Santa Chiara. Ricoverato in rianimazione in condizioni gravissime Floriani da quel momento ha iniziato a lottare per la sua vita. Dalla rovinosa caduta da oltre 60 metri di altezza il ragazzo aveva riportato feriti e lesioni multiple. Ricoverato in reparto rianimazione il ventiseienne ha affrontato una settimana lunga e sofferta, in cui è stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per cercare di contenere la grande emorragia interna che alla fine ha causato la sua morte. Le condizioni del ragazzo nel corso delle settimana non si sono però stabilizzate, nonostante l’enorme forza fisica e la resistenza di Floriani, come raccontando alcuni conoscenti.
Sul posto al momento dell’incidente lo scorso 24 aprile i tecnici dell’unità operativa per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro (Uopsal). Sul luogo dell’incidente gli operatori hanno svolto i rilievi con la collaborazione dei Vigili del fuoco di Trento. Le dinamiche dell’incidente non sono ancora state chiarite, i fatti dovrebbe essere accaduti al termine del turno di lavoro. Pare che l’operaio stesse mettendo a posto la sua attrezzatura. Le indagini dell’Uopsal proseguiranno lunedì per stabilire se il ragazzo fosse adeguatamente imbragato e legato. Non si conosce ancora da dove Sebastiani Floriani sia precisamente caduto, quello che è certo è che una giovane vita è stata spezzata troppo presto. Dopo la caduta il giovane operaio rocciatore aveva riportato molteplici traumi, inclusa la perforazione di un polmone. Traumi e contusioni che si sono rivelati fatali.
Il ragazzo originario di Madrano, residente a Pergine Valsugana, lascia la famiglia, la mamma il papà e il fratello più piccolo di due anni Brian. Alcuni amici della famiglia descrivono i due fratelli Floriani come «molto uniti, seppur completamente diversi». John con il fratello però condivideva la passione per la montagna e per l’arrampicata. Alcuni amici di infanzia lo ricordano con tenerezza: «La sua passione era l’arrampicata, la sua vita era questo sport, per questo aveva scelto un lavoro così pericoloso come il disgaggiatore subito dopo le scuole superiori. Lui viveva per stare in parete». La passione per la montagna Floriani l’aveva presa dai genitori, sportivi e amanti della montagna come lui. Da chi lo ha conosciuto il John viene descritto come «atletico, preparato, allenato». Gli amici lo ricordano: «In parete sembrava invincibile, un superuomo». Dopo aver frequentato le scuole elementari e medie a Pergine Valsugana, Floriani aveva frequentato il liceo scientifico Galileo Galilei a Trento. La sua è stata una vita dedicata alla montagna sia per passione che per lavoro. Prima di lavorare come disgaggiatore per l’azienda Unirock di Bolzano però Floriani aveva studiato Fisica, materia che si portava dietro dagli studi superiori. La strada per Floriani era quella della montagna, così il ventiseienne era diventato un operaio impegnato in parete. John ha lottato per la sua vita per quasi 10 giorni. Alcuni conoscenti riportano che la forza che lo contraddistingueva nella vita la stava impiegando tutta per cercare di resistere.