Salute

domenica 30 Ottobre, 2022

Avis Rovereto: 80 anni di donazioni e solidarietà

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La più antica sezione dell'Avis del Trentino ha festeggiato un traguardo importante premiando i suoi donatori e celebrando l'impegno per la comunità

«Il Trentino, anche negli anni più duri del Covid19, ha mantenuto l’autosufficienza per il fabbisogno di sangue, contribuendo inoltre a soddisfare la richiesta a livello nazionale. Un risultato reso possibile dal quotidiano contributo di tanti volontari che non si sono arresi durante la pandemia, quando tutto si fermava e calavano addirittura gli ingressi al pronto soccorso» .
Così l’assessora alla salute Stefania Segnana, ha voluto ringraziare l’Avis Comunale di Rovereto che ieri al Mart ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno. L’assessore ha voluto ringraziare anche Paola Boccagni, direttrice facente funzioni del servizio di immunoematologia e trasfusione dell’ospedale Santa Chiara, per il lavoro che sta svolgendo in sinergia con l’Avis nella raccolta del plasma. Una risorsa altrettanto preziosa oggetto di uno specifico momento di confronto svoltosi ieri mattina a Trento e al centro dell’attenzione dell’Avis e della sanità provinciale.
Presente anche la dottoressa Paola Boccagni, direttrice facente funzioni del servizio di immunoematologia e trasfusione dell’ospedale Santa Chiara, che ha ricordato l’importanza del sangue quale fondamentale risorsa per la salute, tanto che la trasfusione rappresenta un livello essenziale di assistenza. Nel solo ospedale di Rovereto ogni anno vengono trasfuse oltre 5.000 unità di sangue grazie al contributo gratuito, volontario e ripetuto dei donatori.
L’evento al Mart è stato anche un’occasione per ribadire il ruolo della donazione nel sistema sanitario locale e nazionale e sottolineare l’importanza della collaborazione fra istituzioni e volontariato.
Ma l’evento di ieri intendeva soprattutto celebrare gli ottant’anni dell’Avis Comunale di Rovereto, la prima sezione, al tempo si chiamava così, dell’Associazione volontari italiani del sangue attiva in Trentino, alla quale oggi fanno riferimento sedici Comuni della Vallagarina.
«Un traguardo – ha detto la presidente Lucia Ongaro – che rappresenta una grande soddisfazione ma anche una significativa responsabilità, perché guardando al passato vediamo quanto lavoro è stato fatto sinora e avvertiamo il dovere di andare avanti con altrettanta determinazione. Il nostro impegno quindi prosegue, e le donazioni non si sono fermate nemmeno durante la pandemia, così come l’attività di sensibilizzazione nelle scuole, che nel periodo Covid abbiamo mantenuto in modalità online» .
Protagonisti di questo cammino sono stati e sono ancora oggi i soci. L’Avis ha quindi voluto consegnare i distintivi di massima benemerenza ai volontari con oltre 120 donazioni.