Basket

domenica 9 Novembre, 2025

Aquila senza difesa, Napoli ne approfitta: Forray e Steward (7) gli ultimi a mollare, Niang e Aldridge (5) in affanno

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Le pagelle del match finito 87 a 93

Steward – 7
L’assenza di Jones lo costringe agli straordinari in attacco, ma risponde presente con 23 punti e 3 assist. Le maggiori lacune emergono nella metà campo difensiva, dove fatica a contenere Mitrou-Long e compagni.

Niang – 5
Nei pochi minuti in campo non lascia il segno. Soffre fisicamente in difesa e quei due liberi sbagliati nel finale pesano come un macigno.

Jogela – 5.5
Chiamato a compiti extra in cabina di regia per l’assenza di Jones, solo a tratti riesce a incidere. La tripla nel finale illude i trentini, ma Napoli chiude i conti.

Forray – 7
Il migliore dei suoi. Dopo qualche prova opaca, l’eterno capitano italo-argentino si accende con triple e giocate di energia pura. Splendido l’assist no-look per Steward a inizio quarto periodo.

Airhienbuwa – 5.5
Pochi minuti per il classe 2006, che contro un fisico come Savion Flagg fatica a tenere il ritmo e non incide.

Mawugbe – 6.5
In attacco poco coinvolto, ma dietro torna il muro di sempre: 3 stoppate e tanta presenza sotto il ferro.

Aldridge – 5
Ci prova a rimbalzo, ma oggi non è la sua serata. Simms lo mette in difficoltà e in attacco sparisce dai radar.

Jakimovski – 6
Partita dai due volti: ottimo nel primo tempo per intensità e punti, poi si eclissa col passare dei minuti. Chiude con 13 punti e 5 rimbalzi.

Bayehe – 5.5
Un passo indietro dopo la super prova con Cremona. L’unico lampo è la tripla dall’angolo nel finale, troppo poco.

Hassan – 5.5
Parte con la giusta aggressività ma non riesce a incidere col tempo. Solo 3 punti e 3 palle perse in 14 minuti.

Battle – 7
Rientro col botto dopo quasi due mesi ai box: 20 punti in 26 minuti, mostrando subito ritmo e fiducia. Il fallo di sfondamento nel finale pesa, ma resta tra i migliori.

Cancellieri – 5
Terza gara di fila sopra i 90 punti concessi: difesa fragile e squadra stanca. Le assenze si fanno sentire, ma tre sconfitte consecutive iniziano a essere un campanello d’allarme.