giovedì 17 Novembre, 2022

Appalto Not, quattro indagati per turbativa d’asta e abusiva attività finanziaria

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Nel mirino della Finanza un dirigente e il legale rappresentante della Guerrato, il legare della sgr di Malta che ha fornito le garanzie e il broker intermediario. Sotto la lente delle Fiamme Gialle le garanzie fornite per partecipare alla gara del valore di 1,7 miliardi

Nuovo capitolo nella complicata storia del Not, il nuovo ospedale di Trento. La guardia di finanza di Trento, che operava su mandato della procura, ha comunicato a 4 indagati la chiusura delle indagini, investigazioni durante le quali gli agenti hanno riscontrato elementi che fanno presumere come 2 manager dell’azienda aggiudicataria provvisoria del bando, la Guerrato, e due dirigenti della società maltese S.G.R. abbiano turbato l’asta per la gara dal valore di più di 1,7 miliardi di euro.

L’Inchiesta sulla vincente Guerrato e su una società finanziaria di Malta  lo scorso aprile aveva portato a una serie di perquisizioni per turbativa d’asta, falso ideologico ed esercizio abusivo di attività finanziaria, nel mirino il “soggetto promotore del progetto” nella gara (valore circa 1,7 miliardi di euro)
Le indagini sono focalizzate sulla ipotizzata falsità della “proposta di finanziamento” per un valore di circa 140 milioni di euro, presentata dalla società italiana, a corredo della propria offerta per l’affidamento dei lavori pubblici, attraverso una sgr (Società di Gestione del Risparmio) con sede a Malta.

Essendo il Not un bando di project financing infatti le aziende che si candidavano dovevano dimostrare di possedere le coperture finanziarie necessarie a sostenere l’opera sul lungo periodo. Per la Guerrato queste garanzie erano state fornite dalla sgr

Secondo la ricostruzione degli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trento, avvalorata anche dai riscontri eseguiti in territorio maltese grazie ad uno specifico Ordine di Indagine Europeo emesso dalla locale Procura Distrettuale, la società maltese non soltanto sarebbe priva dei requisiti patrimoniali atti a garantire realmente la stazione appaltante, ma non sarebbe nemmeno autorizzata a concedere finanziamenti, essendo la propria attività svolta in Italia (senza una stabile organizzazione) limitata esclusivamente al mero servizio di «gestione portafogli».

Gli inquirenti trentini sono giunti a tale esito dopo aver analizzato i bilanci, acquisiti all’estero, della S.G.R. maltese, svolgendo parallelamente indagini bancarie e avvalendosi anche del qualificato supporto delle Autorità di Vigilanza competenti in materia ovvero Banca d’Italia e Consob.

I reati ipotizzati dalla Procura Distrettuale di Trento sono: turbativa d’asta e falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, per avere utilizzato un mezzo fraudolento al fine di turbare la gara relativa al Nuovo Ospedale Trentino, mediante la sottoscrizione e presentazione di una falsa attestazione di finanziamento la cui eventuale assenza avrebbe costituito elemento di esclusione dalla gara; esercizio abusivo di attività finanziaria, per la mancata autorizzazione della società maltese a concedere finanziamenti in Italia.