la storia
sabato 13 Dicembre, 2025
Alternativa, il negozio di giochi da tavolo festeggia i dieci anni. E per l’occasione organizza un Gioco dell’Oca tutto trentino, a km 0
di Benedetta Centin
Le titolari Gabriella Gelmini e Valentina Beltrami: «Da sempre dedichiamo tempo ai nostri clienti, di tutte le età. Il gioco fa stare assieme e sorridere: un tempo prezioso»
Varcare la soglia del negozio «Altern@tiva» di via San Vigilio a Trento è un po’ come tornare bambini e fermare le lancette dell’orologio. Per sfogliare incantevoli libri illustrati, innamorarsi dei graziosi carillon in legno, passare in rassegna le lampade dalle forme più fantasiose, immergersi nel mondo di topolini di stoffa dal design unico e scovare in ogni scaffale tante idee originali, intelligenti, avvincenti, o semplicemente adorabili. E pure per imparare nuovi giochi da tavolo, di società, di carte, sperimentandoli di persona sul posto, con dadi e tessere alla mano e pedine da far avanzare, istruiti e guidati dalle titolari e dai loro preziosi collaboratori, tra risate e sorprese, in un’atmosfera familiare.
«Ci eravamo posti l’obiettivo di dedicare tempo ai nostri clienti ed è così da dieci anni a questa parte. Il nostro è uno spazio per regalare e regalarci la cosa più bella, appunto il tempo. Un luogo in cui riscoprire il valore del gioco come momento di condivisione, di crescita e fantasia. Gioco che è per qualunque età, che fa stare assieme e sorridere: è una carezza al cuore, una cosa seria» racconta Gabriella Gelmini, titolare, assieme alla nipote Valentina Beltrami, del punto vendita in pieno centro storico che a fine novembre ha festeggiato il decennale dell’attività con tutto lo staff (Stefania Malanotti, Caterina Dalla Riva, Davide Dallemule e Francesco Tasin).
«Un bel traguardo, importante, in occasione del quale abbiamo creato un gioco a km 0 — fa sapere Gelmini — Una sorta di Gioco dell’Oca ma rivisitato e ambientato a Trento, con un percorso che si snoda, non senza trabocchetti, tra il Duomo, il Buonconsiglio e il Nettuno solo per citarne alcuni, finendo dritti in negozio. Un’idea nata proprio dietro questo bancone, visto che in tanti, in questi anni, ci chiedevano del gioco-percorso con cui nel 2015 la brava Mirka Perseghetti aveva disegnato il nostro logo. Ma quel gioco lo fate voi? Ne farete mai uno come questo tabellone? ci siamo sentiti dire nel tempo. E così lo abbiamo fatto: realizzato dalla stessa illustratrice Perseghetti e stampato da un’azienda di Spini di Gardolo. Con una tiratura di 500 pezzi».
Ricerca e dedizione
Nel piccolo negozio che è una sorta di bottega delle meraviglie ogni prodotto è selezionato con cura. «La prima regola è che il gioco, qualunque esso sia, deve piacere prima a noi, deve appassionarci. Sarebbe difficile altrimenti consigliarlo ad altri. Se poi il cliente lo prova, lo sperimenta qui in negozio, allora può trovare quello che è più nelle sue corde — riferisce Valentina Beltrami — Da parte nostra c’è una continua ricerca, anche per rinnovarci, come abbiamo fatto in questi dieci anni». Ed è proprio anche grazie a questa filosofia, all’approccio e alla dedizione riservati al cliente che l’attività resiste a centri commerciali, all’e-commerce e ai sempre più richiesti videogiochi, console o cellulari nelle letterine a Babbo Natale. «La tecnologia ci sta fagocitando ma non bisogna demordere. Siamo ancora qui che proponiamo i nostri giochi, quello che gli adulti ci chiedono per distogliere i piccoli dagli schermi».
Le richieste di grandi e piccini
Quanto ai clienti il target è vario. «Sono di varie età e generazioni — spiega ancora Beltrami — Da mamma e papà a nonni e zii ma anche, e sempre più, ragazzi sui vent’anni o poco più, universitari, che cercano giochi di strategia per fare serata». Del resto sono diversificati anche i prodotti. «Vanno da 0 a 106 anni, per neonati che qui in negozio negli anni vediamo crescere, fino, appunto, ai centenari — continua Beltrami — Ci sono ad esempio signore di mezza età che acquistano giochi per i loro nipoti ma anche per se stesse o i figli che cercano il “Memory” per la mamma in casa di riposo così da allenare la sua memoria e stimolare le sue capacità cognitive. Capita anche ci chiedano un gioco “per un bambino che ha già tutto”, che ha bisogno di qualcosa di diverso, che spesso è il più semplice e il più entusiasmante, anche perché mai sperimentato prima. In ogni caso il gioco è un modo di stare assieme in questo mondo sempre più frenetico: un tempo cercato, spesso limitato, per questo di qualità, quanto mai prezioso».