L'evento
lunedì 24 Novembre, 2025
Rigenerare i luoghi, unire le comunità: a Cavalese la due giorni nazionale sulle nuove economie locali
di Redazione
L’11 e il 12 dicembre 2025, la seconda edizione dell’Incontro nazionale delle Comunità Intraprendenti
Cavalese torna al centro del dibattito nazionale sulle politiche territoriali ospitando, l’11 e il 12 dicembre 2025, la seconda edizione dell’Incontro nazionale delle Comunità Intraprendenti, promosso da Fondazione Fiemme PER, Euricse e Fondazione Caritro. Una due giorni che mette al centro un tema cruciale per il futuro dei territori italiani: le alleanze territoriali come motore di sviluppo socio-economico, con un focus su governance dei beni comuni, collaborazione tra imprese e comunità e strumenti di finanza territoriale.
Presentata oggi a Trento, l’iniziativa conferma la Val di Fiemme come laboratorio nazionale di innovazione sociale. Il programma prevede workshop tematici, presentazioni di esperienze e momenti di networking. La serata dell’11 dicembre offrirà inoltre un incontro pubblico con Don Antonio Loffredo ed Elena Granata, due tra le voci più autorevoli sul tema della rigenerazione sociale e urbana in Italia.
Comunità Intraprendenti: un modello che trasforma territori fragili
Al centro dell’evento ci sono le Comunità Intraprendenti, esperienze di innovazione sociale che nascono dal basso per rispondere alle sfide dei territori: il degrado urbano, lo spopolamento delle aree interne, la carenza di servizi essenziali e la fragilità economica. In questi contesti, tali comunità generano nuove economie locali, forme di welfare di prossimità e modelli condivisi di gestione dei beni comuni.
«EURICSE studia da anni le imprese di comunità, mappando le nuove economie che coinvolgono direttamente i cittadini», spiega Jacopo Sforzi, ricercatore dell’ente. «Dopo aver approfondito la governance interna, quest’anno guardiamo alle relazioni esterne: la capacità delle comunità di creare reti e alleanze con attori pubblici e privati».
Un passaggio ribadito anche dal segretario generale di Euricse, Gianluca Salvatori, che sottolinea come lo sviluppo territoriale debba valorizzare prima di tutto le risorse endogene, costruendo una prospettiva strategica condivisa: «La crescita dei territori non può dipendere solo dal mercato o dall’azione pubblica: ciò che conta è l’alleanza tra istituzioni, cittadini e imprese».
Il ruolo delle fondazioni e della finanza territoriale
Per Patrizia Galvagni, presidente di Fondazione Caritro, l’appuntamento di Cavalese è l’occasione per rafforzare la collaborazione con i territori e consolidare modelli innovativi di governance: «Sostenere queste alleanze significa adempiere alla mission delle fondazioni: portare idee nuove, modelli replicabili, strumenti per immaginare il futuro delle comunità».
Gli strumenti filantropici saranno al centro di uno dei workshop, che vedrà il contributo del direttore generale di Acri Giorgio Righetti, della direttrice generale di Fondazione Caritro Anita Penati e della segretaria generale di Assifero Carola Carazzone, insieme a esperienze nazionali come la Fondazione Comunitaria del Lecchese e il progetto FOQUS dei Quartieri Spagnoli di Napoli.
Fiemme PER: una infrastruttura sociale alpina
A portare la prospettiva della valle è Fiemme PER, realtà che promuove innovazione sociale nell’area alpina. «Siamo un’infrastruttura voluta dalle imprese per rispondere alle fragilità del nostro tempo e sostenere politiche di restanza», ricorda il presidente Mauro Gilmozzi. «Questa seconda edizione è un’occasione di confronto tra aree urbane, rurali e alpine, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione per il bene comune».
Tre workshop per disegnare lo sviluppo dei territori
Il programma della due giorni ruoterà attorno a tre grandi domande:
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Come costruire nuove forme di governo territoriale e gestione condivisa dei beni comuni?
Il primo workshop analizzerà modelli di governance partecipata con interventi di Giulia Casonato (Comune di Trento), Gaetano Giunta (Fondazione di Comunità di Messina) e Stefania Paolazzi, esperta di innovazione pubblica. Seguirà un confronto con Labsus e Avanzi – AImpact sulle pratiche collaborative. -
Come possono imprese e comunità creare servizi innovativi?
Il secondo workshop porterà esempi di imprese che legano la propria crescita al benessere dei territori: dal Pastificio Felicetti alle realtà di inserimento socio-occupazionale come Laboratorio Cartiera, fino alla Cooperativa SIX. -
Come garantire sostenibilità economica alle iniziative comunitarie?
Il terzo laboratorio affronterà modelli finanziari e strumenti filantropici, con il contributo di Fondazione Caritro, Acri e Assifero, e con esperienze che mostrano come la finanza possa sostenere progetti radicati nei territori.
Una serata aperta al pubblico sulla rigenerazione dei luoghi
L’11 dicembre, alle 20.30 al PalaFiemme, si terrà un incontro pubblico con Don Antonio Loffredo, punto di riferimento del Terzo Settore napoletano, ed Elena Granata, urbanista e docente del Politecnico di Milano. Due voci complementari che racconteranno come la rigenerazione dei luoghi parta dalle persone, dall’immaginazione e dalla capacità di costruire nuovi legami.
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