Trento
lunedì 24 Novembre, 2025
Una vasca verde piena di alberi, un pergolato e tanto spazio per sedersi: ecco come potrebbe rinascere il parco della Predara
di Redazione
Presentato il progetto a firma dell'architetta Lara Zoccatelli
Il parco della Predara avrà una nuova vita. L’amministrazine comunale di Trento ha presentato, questa mattina, il progetto per la riqualificazione dell’area verde nel quartiere di San Martino, con l’obiettivo di superare le criticità attuali senza alterare l’impianto originale dell’area.
Dagli anni Novanta a oggi, infatti, il parco ha beneficiato solo di interventi di manutenzione ordinaria, mentre arredi, percorsi e zone verdi mostrano ormai evidenti segni di usura.
Il nuovo percorso progettuale — realizzato con il supporto dell’architetta Lara Zoccatelli — nasce da un processo partecipativo rivolto ai firmatari del Patto di collaborazione “Un giardino per San Martino”. Il coinvolgimento della comunità (2023–2024) ha avuto lo scopo di mantenere vivo lo spazio e di affrontare i problemi di degrado e insicurezza già evidenziati nel 2022 dalla Circoscrizione.
Sulla base di questo lavoro, la Giunta ha approvato oggi la proposta preliminare del Documento di fattibilità tecnico-amministrativa.
Interventi previsti
1. Fronte strada
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Rimozione del porticato, oggi privo di funzione, per aprire maggiormente la piazza e creare un secondo accesso ai mezzi di manutenzione.
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Inserimento di una grande vasca verde con alberi e sedute, utile anche come protezione per i pedoni.
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Possibile installazione di una ringhiera più permeabile visivamente.
2. Edificio sud
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Ristrutturazione dei servizi igienici al piano rialzato.
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Recupero dello spazio al primo piano, attualmente inutilizzato, con affaccio verso il prato e aggiunta di plateatico e pergolato.
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Valutazione della sopraelevazione della copertura (+75 cm) per rendere abitabile l’intera superficie di 36 m², previo esame tecnico delle deroghe necessarie.
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I locali saranno destinati ad attività a gestione separata (laboratori per nidi e scuole, spazi per genitori e bambini, attività per anziani…).
3. Falesia
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Potatura mirata della vegetazione nella parte bassa per mettere in risalto le pareti in pietra e aumentare la sicurezza nelle zone marginali.
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Installazione di una nuova illuminazione radente.
4. Pendii e arredo urbano
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Data la dimensione ridotta del giardino, si rinuncia a spazi monotematici per non limitarne l’utilizzo a una sola fascia di utenti.
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Introduzione di elementi informali multifunzione in legno e acciaio: pedane-gioco, sedute, sdraio, un piccolo palco.
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Valutazione di un’area con giochi da pendio (scivoli, percorsi d’acqua ecc.) sul versante più alto a nord-est, previa verifica delle pendenze e delle condizioni di sicurezza per la zona di arrivo.
5. Collegamenti e accessi
Alcuni nuovi elementi di arredo potranno essere replicati anche lungo le vie di accesso, creando continuità visiva e anticipando l’ingresso al giardino.