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giovedì 20 Novembre, 2025

Aquila Basket, coach Cancellieri appeso a un filo. Pozzecco in pole in caso di ribaltone

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Trend negativo, squadra in involuzione e fiducia ai minimi: sabato la partita che può cambiare il futuro della panchina bianconera

 

Non stata è «solo» una questione di risultati a portare il management dell’Aquila Basket a compiere delle riflessioni importanti in merito all’operato di Massimo Cancellieri. Sebbene il trend non sia proprio entusiasmante, per usare un eufemismo, visto che in campionato i bianconeri hanno inanellato 4 sconfitte consecutive e più in generale è arrivato un solo successo nelle ultime 7 uscite (contro il modestissimo Lietkabelis in EuroCup), la questione è più ampia e profonda.

Nell’ultimo mese l’involuzione della squadra è sotto gli occhi di tutti: la difesa che aveva retto benissimo l’urto nel primo scorcio di stagione fa acqua da tutte le parti (i punti subiti a partita sono mediamente 90), in attacco ci si affida quasi esclusivamente alle giocate istintive ed estemporanee dei singoli, il linguaggio del corpo – body language come scriverebbero quelli bravi – dei giocatori è abbastanza evidente. La fiducia del gruppo è ai minimi termini.

Ma andiamo avanti. Fondamentalmente, tranne Andrej Jakimovski, non c’è un solo elemento che sia cresciuto tecnicamente e tatticamente, insomma la sensazione piuttosto netta è che gran parte del potenziale del roster sia ancora inespresso. Come attenuante c’è sicuramente il tema infortuni, tema che è comunque comune e trasversale per tutte le squadre. Lo stesso Cancellieri un mese fa non voleva neppure affrontare l’argomento, limitandosi a dire che «bisogna far bene con chi è a disposizione», ora che le cose vanno male la prima motivazione messa sul tavolo riguarda le assenze.

Ecco perché la sfida in programma sabato alla Bts Arena contro Treviso rappresenterà un bivio per il futuro prossimo bianconero. È chiaro che un’eventuale vittoria non potrà cambiare magicamente tutto, però permetterebbe al gruppo squadra, inteso a 360 gradi, di affrontare le due settimane di pausa con la testa (e il cuore) più leggero, aumenterebbe in maniera importante la distanza dalla zona retrocessione e interromperebbe la serie negativa. Insomma, sarebbe una vera e propria boccata d’ossigeno indispensabile anche considerando che, alla ripresa del campionato, la Dolomiti Energia dovrà vedersela con Milano in trasferta e con Venezia in casa.

Se invece sabato Trento non dovesse riuscire a superare il fanalino di coda Treviso – team che ha colto una vittoria in 8 turni di campionato, l’incrocio di via Fersina sarà quindi decisivo anche per la panchina del tecnico dei veneti, Alessandro Rossi – la panchina di Massimo Cancellieri quasi sicuramente salterà.

Il favorito numero uno per succedere eventualmente al tecnico abruzzese è Gianmarco Pozzecco (come anticipato nell’edizione di ieri de il T Quotidiano): il tecnico goriziano è in ballottaggio con Walter De Raffaele, ma rimane in vantaggio per la sua predisposizione a rapportarsi e lavorare con i giovani e per la sua capacità di portare entusiasmo in ambienti non propriamente «vitalissimi». In via Adalberto Libera sono perfettamente consci dei pro e dei contro che porterebbero in dote un eventuale ingaggio dell’ex commissario tecnico della nazionale, ma ritengono questa scelta la migliore da fare al momento (eventualmente Pozzecco firmerebbe un contratto sino a giugno 2027 con possibili uscite a fine stagione).

Tornando al basket giocato, lo staff medico bianconero sta facendo di tutto per recuperare Dj Steward in vista del match di dopodomani, ma per capirne di più sarà necessario attendere. Niente da fare, invece, per Matas Jogela, mentre DeVante’ Jones dovrebbe esserci.