Economia

mercoledì 19 Novembre, 2025

Pinot Grigio: nasce l’alleanza fra Trentino, Veneto e Friuli per difendere le produzioni. «Centrale l’adattamento al clima»

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L'assessora Zanotelli al convegno delle Venezie. «Difendiamo l’agricoltura di montagna e l’Autonomia»

Ottimizzazione delle risorse, adattamento ai cambiamenti climatici e gestione del rischio per le viticoltrici, oltre alle sfide di mercato e alle nuove tendenze di consumo: sono questi i temi al centro della viticoltura trentina evidenziati dall’assessora provinciale Giulia Zanotelli.

L’occasione è il convegno “Cambiamento climatico, territorio e qualità: nuove traiettorie per il Pinot Grigio e il Pinot Nero del Triveneto”, promosso dal Consorzio vini Doc delle Venezie a Trento, per discutere le evoluzioni delle denominazioni condivise tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Un’opportunità per la commercializzazione del Pinot Nero, il Pinot Grigio e gli altri vini DOC, che insieme coprono 27mila ettari di vigneti, 230 milioni di bottiglie prodotte all’anno, 6.000 produttori e 500 cantine e imbottigliatori, con una produzione che rappresenta l’84% del Pinot Grigio e del Pinot Nero italiani e il 44% di quella mondiale.

«Siamo lieti di ospitare il Consorzio delle Venezie nella Provincia autonoma di Trento, territorio che, insieme a Friuli e Veneto, ha accompagnato la crescita di questa realtà», ha sottolineato Zanotelli in apertura, insieme a Luca Rigotti, presidente del Consorzio, Stefano Zannier, assessore all’agricoltura del Friuli Venezia Giulia, e Alberto Zannol, direttore generale agricoltura, turismo, sport e cultura del Veneto.

«I temi affrontati oggi sono decisivi per la nostra agricoltura e viticoltura – ha aggiunto Zanotelli – e su questi stiamo lavorando assieme al mondo agricolo, alla Fondazione Mach, alla FBK e all’Università per sviluppare soluzioni concrete. Guardiamo anche alla nuova PAC, per garantire supporto ai territori di montagna, ricambio generazionale, investimenti e maggiore marginalità per le aziende».

L’assessora ha evidenziato l’importanza della gestione efficiente dell’acqua, con un investimento totale di 35 milioni di euro per sistemi irrigui, e della sostenibilità economica e ambientale delle aziende di montagna.

Sulla sostenibilità e il futuro del Pinot Nero e del Pinot Grigio nelle Venezie, Rigotti ha aggiunto: «Le viticoltrici e i viticoltori del Nordest hanno compreso che il futuro passa da sostenibilità e innovazione. La sperimentazione riguarda varietà resistenti, vini a basso grado naturale e stili di Pinot Nero e Pinot Grigio capaci di intercettare i gusti dei consumatori. La promozione del marchio istituzionale delle Venezie è una risorsa strategica per tutti i territori».