La gestione
domenica 9 Novembre, 2025
Trasporto pubblico, a Trento sempre più autobus in mano ai privati
di Tommaso Di Giannantonio
Pedrotti (Orsa): «Nell’ultimo anno affidate le linee 10/, 16, 19 e le serali della 8»
Cresce di anno in anno la quota di trasporto pubblico «appaltata» ad aziende private. «Solo nell’ultimo anno, a Trento, sono state affidate a soggetti esterni le linee 10/, 16, 19 e spezzoni delle corse serali della 8. Mentre per la linea 17 sono stati dimezzati i mezzi: da 6 a 3 macchine», dice Roberto Pedrotti, segretario trentino del sindacato autonomo Orsa, che per domani ha ottenuto un incontro con i vertici di Trentino Trasporti per le modifiche del sistema di turnazione degli autisti del servizio urbano di Trento.
Nel 2024 in Trentino i servizi di trasporto assegnati a terzi hanno raggiunto i 3 milioni 781mila chilometri di percorrenza, passando dal 12,9 al 15,4% del totale, con un aumento del 21% rispetto all’anno precedente. La spesa per l’affidamento in appalto nel bilancio di Trentino Trasporti è salita del 25% da 14 milioni 229mila euro a 17 milioni 854mila euro, 3,6 milioni in più. Secondo l’azienda pubblica, il motivo principale dell’esternalizzazione del trasporto è la mancanza di personale, che costringe, per non cancellare corse, a ricorrere a ditte esterne.
Il balzo è maggiore nel servizio urbano, che arriva a 599mila chilometri con un’impennata del 64%, quasi 234mila chilometri in più, passando dal 5 all’8% della percorrenza complessiva dei bus. Di questi, ben 223mila chilometri in più sono nel servizio urbano di Trento, dove le corse esternalizzate sono ben più che raddoppiate: +160% rispetto all’anno prima. Nell’ultimo anno, appunto, «sono state esternalizzate altre tre linee», sostiene Pedrotti. La 10/ è quella che da piazza Dante porta a Montevaccino, la 16 è quella Centochiavi-Martignano-Cognola-Povo, mentre la 19 è quella Stazione-Buc-Monte Baldo-Muse-Regione. Inoltre sono stati affidati a privati alcuni «spezzoni» serali della linea 8, Centochiavi-Piazza Dante-Mattarello. Senza considerare il servizio notturno a chiamata («Onoff») sulla linea 12 (più Aldeno), completamente esternalizzato.
«Ci dicono che in questo modo riusciamo ad avere le ferie, ma i lavoratori stanno masticando la pillola amara: passo dopo passo, sempre più servizi continuano ad essere sub-affidati a vettori esterni», considera il segretario di Orsa, il sindacato più rappresentativo fra i circa 250 autisti del servizio urbano di Trento.
C’è, però, un altro tema sul tavolo. Nei giorni scorsi il sindacato ha attivato la procedura di raffreddamento-conciliazione al commissariato del governo per ottenere un incontro con l’azienda, fissato per domani. L’oggetto della contesa è il sistema di turnazione. «Da sempre, in Trentino Trasporti, è stata garantita piena flessibilità sui tre turni: quello della mattina, quello del pomeriggio e quello della sera. Se una persona ha necessità di avere il giorno libero per esigenze familiari può scambiarsi con il collega del serale — spiega Pedrotti — Ora dal 24 novembre, in via provvisoria, l’azienda ha deciso di riformulare i turni e di stabilire quelli serali ad personam: su 12 serali, 2 sono sempre stati fissi e ora altri 8 vengono affidati a determinati autisti. In questo modo si perde la possibilità di fare il serale e quindi di avere maggiore flessibilità per una conciliazione famiglia-lavoro».