ECONOMIA
venerdì 7 Novembre, 2025
Cyber security e coperture assicurative: come proteggersi
Gli attacchi informatici in Italia stanno crescendo a ritmi mai visti. Nel primo semestre 2025 l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha registrato oltre 1.500 eventi (+53% sul 2024) e quasi 350 incidenti gravi.
Gli attacchi informatici in Italia stanno crescendo a ritmi mai visti. Nel primo semestre 2025 l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha registrato oltre 1.500 eventi (+53% sul 2024) e quasi 350 incidenti gravi. Il mese di giugno è stato il più critico, con centinaia di attacchi diretti contro ministeri, banche e infrastrutture IT. L’ACN stima un impatto economico potenziale di oltre 66 miliardi di euro nel 2025, pari al 3,5% del PIL, con proiezioni fino a 160 miliardi entro il 2026. Secondo il Rapporto Clusit 2025, l’Italia è tra i Paesi europei più colpiti, con oltre il 10% degli attacchi globali. Le PMI restano il bersaglio principale con più del 40% degli attacchi .
Mec.vis approfondirà questi temi nel convegno organizzato da WindTre Business il 13 novembre 2025, presso il Palazzo della Regione di Trento, dedicato alle nuove sfide della sicurezza digitale e alle opportunità offerte dalle coperture assicurative ecco il link per partecipare all’evento:
Impatto economico e vulnerabilità
Il costo medio di una violazione in Italia, secondo IBM, si attesta nel 2025 a 3,31 milioni di euro (–24% sul 2024). Una diminuzione solo apparente, poiché cresce la complessità delle minacce e il numero delle vittime.
Le aziende che adottano AI e automazione nella sicurezza informatica riducono i costi fino a 3,24 milioni di euro e riescono a contenere gli incidenti riducendo il tempo di ripresa di quasi 4 mesi rispetto a chi non le utilizza.
I principali vettori d’attacco restano phishing, social engineering e furto di credenziali, mentre il 40% delle violazioni coinvolge dati conservati su più ambienti (cloud e sistemi interni), con costi che superano i 4 milioni di euro.
I settori più colpiti sono tecnologico, industriale e farmaceutico, con tempi medi di contenimento pari a 218 giorni.
Consapevolezza e investimenti
Una ricerca di Confindustria e Università di Modena indica che solo il 15% delle PMI ha una strategia strutturata di cybersecurity; il 56% dei vertici aziendali non attribuisce importanza al rischio informatico e appena il 3% stanzia budget dedicati.
Il mercato nazionale della cybersecurity vale 2,48 miliardi di euro (+15% sul 2024), ma il livello medio di preparazione delle PMI resta basso (52/100).
Come costruire una copertura assicurativa efficace
Costruire una copertura assicurativa efficace contro i rischi cyber significa innanzitutto conoscere a fondo il proprio livello di esposizione. Prima di sottoscrivere una polizza, l’azienda dovrebbe mappare i propri asset critici – dai dati personali ai sistemi industriali, fino alle infrastrutture cloud – e valutarne l’impatto economico in caso di attacco. Gli incidenti, secondo le statistiche, costano in media 59.000 euro alle PMI e superano i 4 milioni per le realtà di dimensioni maggiori: un dato che giustifica l’importanza di adeguare i limiti di copertura al profilo aziendale. In questa fase, strumenti come vulnerability assessment e penetration test sono essenziali per misurare il grado reale di sicurezza e dimostrare alle compagnie un approccio proattivo alla gestione del rischio.
Un secondo passo fondamentale è la predisposizione di misure preventive. Le compagnie assicurative, infatti, richiedono sempre più spesso il rispetto di determinati standard tecnici prima di concedere la copertura: sistemi di backup regolari, crittografia dei dati, autenticazione multifattoriale e aggiornamenti software costanti. Investire in queste misure non è solo una condizione per ottenere una polizza, ma anche un modo concreto per ridurre i costi della copertura assicurativa e limitare l’impatto economico in caso di violazione. L’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale e automazione può inoltre ridurre sensibilmente i costi medi di una violazione e accelerare i tempi di risposta.
La scelta della polizza richiede attenzione e competenza. Le coperture assicurative risarciscono le spese per il ripristino dei sistemi, le indagini forensi, la gestione della crisi e la perdita di profitto dovuta all’interruzione dell’attività. Vi è inoltre una sezione dedicata alla responsabilità civile derivante da violazione dei dati, i risarcimenti verso terzi, e le spese legali. Le polizze più evolute prevedono anche garanzie specifiche per ransomware, furto di identità e frodi finanziarie, oggi tra le principali cause di perdita economica per le imprese.
Un altro aspetto determinante è la collaborazione con il consulente assicurativo, che deve basarsi su un flusso di informazioni chiaro e aggiornato. Un’azienda che adotta procedure di risposta agli incidenti, che forma regolarmente il personale e che controlla la sicurezza dei propri fornitori, dimostra maggiore affidabilità e può ottenere condizioni più vantaggiose. Gli studi IBM evidenziano come la carenza di competenze interne e il coinvolgimento di terzi non controllati siano tra i principali fattori che fanno aumentare il costo medio di una violazione, anche di oltre 180.000 euro.
Infine, una copertura cyber non può essere considerata un contratto “statico”. Le minacce informatiche cambiano rapidamente e richiedono un aggiornamento costante delle garanzie. L’intelligenza artificiale generativa ha introdotto nuove forme di rischio come la cosiddetta “shadow-AI”. Per questo è fondamentale rivedere periodicamente la polizza, includendo i rischi emergenti legati alla supply chain, ai dispositivi IoT e all’evoluzione dell’AI, adeguando nel tempo le soglie di indennizzo
Cosa copre una polizza cyber
Le soluzioni più complete includono:
- Responsabilità per violazione dati: copertura di sanzioni, risarcimenti e spese legali;
- Costi di risposta: indagini forensi, ripristino dei sistemi e servizi di continuità operativa;
- Business interruption: indennizzo per la perdita di fatturato e costi straordinari;
- Gestione ransomware: rimborso di somme pagate e supporto specialistico;
- Notifiche e reputazione: costi di comunicazione, monitoraggio del credito e media management;
- Frodi e furti di fondi: tutela contro attacchi via phishing o social engineering;
- Servizi accessori: programmi di formazione, scanning e assessment periodici.
Ricordiamo che Mec.vis approfondirà questi temi nel convegno organizzato da WindTre Business il 13 novembre 2025, presso il Palazzo della Regione di Trento, dedicato alle nuove sfide della sicurezza digitale e alle opportunità offerte dalle coperture assicurative ecco il link per partecipare all’evento: