Finanza locale
giovedì 6 Novembre, 2025
Soldi ai Comuni, Trento penalizzata. Il fondo perequativo toglierebbe mezzo milione al capoluogo e 200mila euro a Rovereto
di Donatello Baldo
La Provincia ha presentato al Cal la prima bozza. Cereghini: «C’è ancora tempo per il confronto». Ianeselli: «Affrontare anche le tariffe dei nidi»
Il presidente del Consiglio delle autonomie (Cal) Michele Cereghini cerca di rassicurare tutti: «Siamo al primo incontro, ce ne saranno altri e si troverà una soluzione che saprà mediare tra le richieste dei Comuni e le disponibilità della Provincia». Ma la prima impressione, tra i sindaci, non è stata positiva. La bozza del protocollo presentato ieri dall’assessora agli Enti locali Giulia Zanotelli ha spaventato più di un’amministrazione. Le realtà grandi come Trento e Rovereto ma anche quelle più piccole. Il problema sarebbe rappresentato dalla ratio che andrebbe a finanziare il Fondo perequativo, quello utilizzato per aiutare i Comuni in difficoltà finanziaria. C’è chi sintetizza così: «Si taglia ai Comuni più virtuosi. A risorse invariate». E ne uscirebbe, appunto, un quadro che qualcuno arriva a definire «allarmante». Trento, per esempio, si vedrebbe diminuire le risorse di questi mezzo milione, mentre Rovereto di 200mila euro. In termini assoluti, i Comuni con i tagli maggiori. Ma a preoccupare sono i tagli che peseranno sui bilanci in termini relativi, e qui i valori più alti sono nelle amministrazioni più piccole. In questi casi anche 20 o 30mila euro su bilanci già esigui, è un problema. Anche perché si tratta di risorse per la spesa corrente, quella usata per assicurare i servizi ai cittadini.
«Il protocollo di finanza locale è un’intesa — spiega però Cereghini — e quindi c’è un confronto tra Consiglio delle autonomie e Provincia. Ci confronteremo ancora». Ma il tempo stringe perché i soldi vanno stanziati a bilancio, e il testo sarà licenziato dalla giunta provinciale il prossimo venerdì. «Il 21 novembre è il termine ultimo — spiega però Cereghini — e presumibilmente entro il 19 novembre, quando si riunirà il Consiglio delle autonomie, avremo definito il tutto. Cercando di mediare tra le nostre richieste e le disponibilità della Provincia». A quel punto, alla vigilia del passaggio in Aula della manovra di bilancio, sarà necessario allocare le risorse per il Protocollo di finanza locale attraverso un emendamento della giunta.
Ieri, al Cal, si è parlato anche della legge di bilancio della Provincia. La manovra è stata presentata ai sindaci dall’assessore allo Sviluppo economico Achille Spinelli.
«Il Cal negozierà con l’assessorato competente le politiche a favore degli Enti locali — afferma Cereghini — che concorrono anch’essi, con le loro politiche, allo sviluppo dell’economia e al mantenimento di elevati livelli di servizi a favore della società trentina». Concetti ripresi anche da Luca Paolazzi, vicepresidente del Cal e sindaco sindaco di Lavis, che ha osservato come «Comuni e Provincia debbano lavorare in sinergia per le comunità locali». Tutti hanno riconosciuto come «positiva l’attenzione dedicata al tema dei nidi, ma occorre trovare una soluzione che non metta i Comuni nella posizione di chi deve applicare tariffe congrue per far quadrare i conti, e la Provincia nel ruolo di chi va a compensare gli oneri per le famiglie». Anche Franco Ianeselli, sindaco di Trento, ha detto la sua sul punto: «In assenza di una politica provinciale in tal senso, abbia negli scorsi anni ridotto significativamente le rette utilizzando risorse del proprio bilancio. Se ora la Provincia interviene è necessario concordare, all’interno del Protocollo di finanza locale, modalità che non penalizzino i Comuni che abbiano già investito nella stessa direzione, e che premino invece chi attualmente applica rette più alte».
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