la storia d'impresa
giovedì 9 Ottobre, 2025
Gasperotti celebra gli 80 anni di attività: «Le porte? Sono l’ingresso delle nostre case. Come nella moda, serve unicità»
di Denise Rocca
Dal laboratorio artigianale alla realtà industriale che esporta in Cina guidata dai suoi figli: «I valori sono gli stessi, lavorare bene»
Gli inizi sono in un piccolo laboratorio di fabbro-meccanica a Pomarolo. «Abbiamo messo assieme la sicurezza che offre il metallo con la bellezza estetica del legno» raccontano oggi, a ottant’anni da quella prima bottega, alla Gasperotti, diventata una realtà industriale con punti vendita in Italia e una distribuzione internazionale in varie parti del mondo. Poggia le fondamenta sulla capacità artigianale di Felice Gasperotti, ma a colpire varcando le porte dello stabilimento che produce porte blindate è la continuità famigliare: tre fratelli – Riccardo, Gianmario e Renato – tengono le redini dell’azienda e quattro dei loro figli sono già inseriti nella squadra in diversi settori. La produzione è altamente automatizzata e individualizzata, le porte blindate che qui si producono finiscono poi in mezzo mondo, in primis in Cina.
«In Oriente – spiega Gianmario – ci sono prodotti molto particolari, di scala completamente diversa dalla nostra, altamente estetici» e intanto entra nella parte produttiva dello stabilimento, dove pochi addetti operano su macchinari altamente tecnologici, costruiti praticamente su misura. «Se ti piace quello che fai e hai passione anche i miei cinquant’anni in azienda non ti pesano – spiega suo fratello Riccardo, il primo ad affiancare papà Felice in laboratorio. Uno spirito artigianale in un ambiente industriale, è il connubio messo in campo dall’azienda: «Il punto è che le relazioni sono la base di tutto, quella con il cliente in primis. Il lavoro va fatto bene e se lo fai bene allora riesci a precorrere i tempi, ascolti le richieste del mercato e anche con i dipendenti la relazione è positiva per tutti. I valori sono quelli di nostro padre, fare un prodotto che funziona ad un costo corretto».
Iconico nel settore è il defender ovale che riassume questa filosofia: «Rende le nostre porte immediatamente riconoscibili – spiegano in azienda – nasce per ragioni di sicurezza, anticipando la normativa di parecchi anni, ma ha precorso i tempi anche del design e oggi, se guardiamo al futuro dell’edilizia uno dei temi di sviluppo è proprio la riconoscibilità, la particolarità, come accade per la moda. Le porte sono l’ingresso delle nostre case, la prima cosa che un ospite vede e oggi vanno oltre la sicurezza, sono risparmio energetico, controllo del rumore e degli odori, primo viatico per il benessere abitativo, estetica». I fratelli Gasperotti sono rimasti in Trentino, nonostante le proposte di spostarsi negli anni siano state parecchie: «Il Trentino non nasce come un territorio ideale per accogliere l’industria – spiega Renato Gasperotti – avremmo potuto trasferirci a Verona o a Mantova e sarebbe stato tutto più economicamente sostenibile, ma magari non avremmo avuto lo stimolo ad industriarci per superare le oggettive difficoltà di questo territorio per rimanerci. Spostarci avrebbe anche significato perdere i nostri dipendenti che con noi sono cresciuti. Non era cosa. Crediamo che le imprese radicate nella zona abbiano una responsabilità sociale: per questo investiamo nella formazione nella qualità, e nella sostenibilità contribuendo alla crescita culturale ed economica della Vallagarina e del Trentino».
Un’azienda orgogliosamente famigliare che celebra il traguardo degli ottant’anni di vita con la famiglia allargata dei suoi dipendenti – poco più di una cinquantina – e dei fornitori parlando di sostenibilità, etica aziendale e benessere abitativo. Un traguardo raggiunto che suona tanto, a guardare i temi affrontati, solo un altro punto di partenza.
L'iniziativa
Turismo invernale, inizia la stagione e arrivano dall'Argentina 10 lavoratori per il settore alberghiero
di Redazione
Altri otto professionisti arriveranno nei prossimi giorni, mentre nel mese di marzo 2026 sono previsti gli ingressi dei lavoratori del settore per coprire il fabbisogno di manodopera in vista dell’avvio della stagione estiva sui laghi