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venerdì 12 Settembre, 2025
Suicidio assistito, a Trento superate le 3mila firme per la proposta di legge. Cappato: «Servono procedure certe»
di Redazione
Il Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni: «Andiamo avanti. Sicuramente riusciremo a raggiungere il risultato»
La provincia di Trento ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio assistito”. Ad annunciarlo oggi a Trento durante una conferenza stampa, Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Damiano Trenti del Comitato Promotore “Liberi Subito” Trentino, composto anche da Fabio Valcanover, Giovanna Ceol e Flavia Decarli.
Sono dunque oltre 3.000 i cittadini e le cittadine residenti della Provincia autonoma che hanno sottoscritto “Liberi Subito”, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna infatti è partita il 14 luglio scorso ed aveva come obiettivo raccogliere 2.500 firme autenticate e certificate di cittadini elettori del Consiglio Provinciale di Trento entro 90 giorni.
La proposta di legge popolare mira a garantire tempi certi e procedure chiare per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, in attuazione della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. In molte regioni, infatti, nonostante la legge consenta già questa possibilità, mancano protocolli chiari e si registrano continui ritardi o ostruzionismi da parte delle ASL.
La campagna per le leggi di iniziativa popolare “Liberi Subito” ha portato all’approvazione della legge regionale in Toscana che, sebbene sia stata impugnata dal Governo, è operativa in attesa della Corte costituzionale e non influisce in nessun modo sull’applicazione della sentenza Cappato della Corte direttamente applicativa su tutto il territorio.
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