Il caso

mercoledì 6 Agosto, 2025

Il materasso comprato «è difettoso» e porta la ditta in tribunale

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Il giudice ha respinto le istanze del cliente che, nonostante la disponibilità del venditore a sostituire l'articolo, ha deciso di agire per vie legali

Aveva comprato un materasso da 690 euro, scontato a 552, convinto di poter riposare bene, di aver trovato una soluzione ai suoi dolori a livello lombare. Ma tempo qualche giorno e il materasso si era affossato e i dolori alla schiena erano tornati. Così l’acquirente aveva chiesto il recesso del contratto. Il venditore, di suo, si era subito reso disponibile a sostituire l’articolo non appena ricevuto quello «difettato», mentre il cliente pretendeva un sopralluogo a casa sua, con prova congiunta dei materassi.

 

Cliente che è arrivato anche a intentare causa, chiedendo pure la rifusione delle spese di giudizio. Ma il giudice di pace di Trento non ha accolto le sue istanze. L’uomo, è emerso, non aveva avuto alcuna garanzia che quello che stava comprando fosse un presidio medico che avrebbe sopperito ai suoi problemi fisici, alla sua patologia. E la vendita, è stato appurato, non era stata nemmeno «forzata». E poi il cliente, secondo il giudice, proprio per le caratteristiche del prodotto, e cioè il prezzo modesto, le dimensioni, le schede pubblicitarie e il comportamento dell’agente di vendita, doveva essere ben consapevole delle caratteristiche di qualità del materasso che andava ad acquistare.

 

Dall’altra la ditta ha comunque garantito la sostituzione del materasso alla prima rimostranza del cliente, attivando una procedura di garanzia e accettando la proposta conciliativa del giudice di pace. Proposta che il ricorrente non ha però accettato.