Pale di San Martino

domenica 22 Giugno, 2025

Cima dei Lastei, l’alpinista Giuseppe Tararan precipita e muore davanti al figlio. Era istruttore del Cai

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Aveva 64 anni. L’intervento è stato reso difficile dalla nebbia che avvolgeva le montagne

Non ha avuto chance di sopravvivenza l’alpinista padovano Giuseppe Tararan che ieri pomeriggio è precipitato per oltre trenta metri mentre stava arrampicando su Cima Lastei, in val Canali, (Pale di San Martino). Con il figlio Alessandro e l’amico di questi, entrambi di 34 anni, stava procedendo da primo di cordata lungo la via Albiero e Dolcetta. Il 64enne, vicentino di origini, nato a Sandrigo, residente nel Padovano, a San Piero in Gu, non era affatto uno sprovveduto: era infatti un istruttore del Cai, il Club alpino italiano, responsabile dell’alpinismo per la sezione padovana di Cittadella. Dopo la caduta sarebbe stato il figlio, anche lui esperto e appartenente al Cai, a dare l’allarme ai soccorsi, tramite satellitare.

 

La vittima sarebbe precipitata per decine di metri durante la risalita, arrivato ad oltre trenta metri sotto il punto di sosta. A quanto ricostruito era al terz’ultimo tiro della via quando ha perso l’appiglio. A trattenere la caduta i due compagni. Ai quali il 64enne, appeso alla corda, non ha più risposto. L’allarme al numero unico per le emergenze 112 è arrivata alle 15 circa. La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto di far alzare in volo l’elisoccorso.

 

L’intervento è stato reso difficile dalla nebbia che avvolgeva le montagne. L’elicottero ha raccolto otto soccorritori delle stazioni di Primiero e di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino, portandole, dopo vari tentativi, nel punto più vicino alla parete raggiungibile per il mezzo. Gli operatori hanno così risalito un canalone nel mezzo della parete, nonostante le condizioni difficili — pioggia, presenza di ghiaccio e neve — per portarsi il più vicino possibile alla cordata e raggiungere i tre calandosi dall’alto. Il figlio di Tararan e l’amico nel frattempo, non riuscendo a recuperare il 64enne, lo avevano assicurato alla roccia e si erano sganciati dalla cordata, per risalire su un terreno più facile. Sono stati allora raggiunti dai soccorritori, che li hanno messi in sicurezza, mentre gli operatori si calavano per avvicinarsi al ferito.

 

Quando lo hanno raggiunto, Giuseppe Tararan respirava ancora, ma, già in condizioni critiche, è sopravvissuto per poco.
Nel frattempo il meteo era migliorato ed è stato possibile raggiungere i soccorritori e gli alpinisti con l’elisoccorso del turno notturno. L’alpinista, dopo la constatazione della morte da parte del medico e ottenuto il nullaosta del pm, è stata recuperata dall’elicottero e portata a valle, dove è stata consegnata ai finanzieri del Soccorso Alpino di Passo Rolle poco prima delle 21.