l'iniziativa
sabato 22 Febbraio, 2025
A Lavis 350 chili d’immondizia raccolti nel primo «Clean up day» del 2025
di Redazione
L'intervento ha interessato varie zone del territorio comunale: sono stati puliti alcuni giardini, tra cui quelli della stazione della Trento-Malè
Organizzato domenica 16 febbraio dall’associazione “Plastic free” col supporto dell’Assessorato all’ambiente del Comune di Lavis e di Asia (Azienda speciale per l’igiene ambientale) il “clean up day” della cittadina sull’Avisio ha coinvolto 47 volontari che hanno dedicato il pomeriggio domenicale a pulire alcune zone del paese, con dedizione e voglia di fare.
Gloria Pedrolli, referente di Plastic Free, spiega: «Per questo Clean up abbiamo avuto la collaborazione di tantissime associazioni lavisane, senza le quali non avremmo ottenuto questi risultati. Anche numerose famiglie hanno deciso di portare i loro figli, educandoli così a essere più sensibili e attivi verso l’ambiente. Un ringraziamento speciale va all’assessore comunale all’ambiente Franco Castellan, sempre presente attivamente ai nostri eventi, che ci ha supportati anche nell’organizzazione allo spuntino finale».
L’intervento ha interessato varie zone del territorio comunale. Sono stati puliti alcuni giardini, tra cui quelli della stazione della Trento-Malè, di via Rosmini e di via dei Felti. Un gruppo si è diretto in via Torbisi pulendo sotto la bretella, meta presente a ogni raccolta. Un altro gruppo ha pulito via Nazionale tra le due rotatorie presso Sartori’s e Amica auto. Un altro gruppo ancora si è diretto alla Stazione dei treni e sulla pista ciclabile dietro la pompa di benzina Esso e l’autolavaggio, dove molti puliscono la macchina lasciando i propri rifiuti.
L’assessore Franco Castellan, che col furgoncino del Comune ha curato il trasporto dei numerosi sacchi raccolti, traccia un bilancio ecologico dell’operazione. «Sono stati raccolti circa 90 kg di rifiuti tra plastica, carta, vetro, mozziconi e 260 kg di rifiuto indifferenziato. Spiccano in maniera preponderante i mozziconi di sigaretta, abbandonati dagli automobilisti durante la guida e nelle aree di sosta, dove si accumulano anche imballaggi leggeri, rifiuti alimentari e indumenti a opera di camionisti indisciplinati.
Proseguiremo con queste iniziative in collaborazione con l’associazione Plastic Free, a cui va riconosciuto il merito di credere nel cambiamento di comportamento e nella responsabilizzazione dei cittadini, coinvolgendo i giovani e le associazioni. La speranza è di creare sempre maggiore consapevolezza sui danni ambientali ed economici provocati dall’abbandono dei rifiuti e sulle conseguenze che le plastiche causano alla catena alimentare: gli imballaggi leggeri che inquinano i nostri canali di scarico e corsi d’acqua danneggiano la fauna marina e ritornano sulle nostre tavole sotto forma di microplastiche ingerite dai pesci».
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