ELEZIONI PROVINCIALI 2023

mercoledì 18 Ottobre, 2023

Zaia a Rovereto in supporto a Fugatti: «Maurizio presidio dell’Autonomia. Io vi ho portato le Olimpiadi»

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Il presidente del Veneto ieri in Trentino: «Ha governato benissimo e vincerà senza alcun dubbio»

Il governatore del Veneto è una garanzia per Fugatti: «Zaia — dice infatti il governatore uscente — non ha mai mancato di sostenerci in campagna elettorale». E ieri, appunto per lanciare la candidatura del suo collega, era a Rovereto: «Io quando passo il confine del Veneto per venire qui — dice Zaia — vorrei fermare la macchina, scendere e baciare questa terra. Voi siete il nostro esempio, il nostro modello. Questa gestione dell’autonomia insegna al mondo intero».
Autonomia che per il governatore veneto non è data per sempre: «Guardate che là — intendendo Roma — sono sempre pronti all’assalto. E ve lo dice uno che ha iniziato un percorso dal 2017 con il referendum sull’autonomia, e la sfida vera è fare in modo che questo Paese diventi sempre meno centralista e sempre più autonomista. Quando poi mettono in dubbio il modello dell’autonomia dico sempre: “Vai in Trentino, vai da Fugatti che ti spiega che funziona”. Scoprirebbero che qui i cittadini sono contenti, perché in fondo si tratta di fornire servizi migliori». «Siate orgogliosi — continua — perché Fugatti vi fa presidio sulla difesa della vostra realtà autonoma. E non è che si deve essere leghisti, ma Fugatti so che risponde sempre e solo a un principio: difendere l’autonomia». Per il Veneto, in ballo c’è quella differenziata: «È il risultato a cui puntiamo, facendo passare un principio che vale per tutti, anche per il Trentino: la difesa di tutte le autonomie».
L’elegia di Fugatti prosegue, anche con un pizzico di ironia: «Quando mi ha chiesto di venire qui per la campagna elettorale gli ho detto subito di sì, chiedendogli però di ricambiare, di venire anche lui a sostenere me in Veneto». Fugatti ride, pensando che il suo collega ha vinto con il 77% dei suffragi. «Voi ridete — prosegue Zaia — ma francamente la prossima volta vorrei anche il restante 23%. Chissà che Fugatti non conosca qualcuno che non mi ha votato». Più serio, afferma: «Quando sono stato eletto con questo risultato mi hanno chiesto come mi sentivo, ho risposto che mi sentivo addosso un grandissima responsabilità, perché con ancor più impegno dovevo rappresentare quelli che non mi avevano votato. Perché è giusto rispettar ele idee di tutti, ed è quello che fa Fugatti. Che non divide tra chi lo ha votato e non lo ha votato, e questa è garanzia per i cittadini, avere un presidente che lavora per la comunità».
Zaia chiede di fidarsi del suo giudizio per quanto riguarda l’amicizia con il Trentino: «Se avete qui le Olimpiadi del 2026 è grazie a me. Decisione presa quando Fugatti non era ancora presidente. Quando pensai alla candidatura pensai subito a questa regione come compagni di viaggio e ora ci siamo, le Olimpiadi ci sono e Fugatti anche su questo ha lavorato bene».
Che vinca il suo collega leghista, Zaia non ha dubbi: «Non ha rivali, se non l’astensionismo. Bisogna andare a votare». E votare Fugatti: «Io se abitassi qui lo voterei, non c’è dubbio, e non perché è amico mio ma perché ha governato benissimo. Vaia, il Covid, le infrastrutture, e molte cose le abbiamo affrontate anche insieme, come la tragedia della Marmolada». Garantita anche la vicinanza della sua regione: «Il Veneto c’è, ci siamo, siamo vicini di casa e solo perché avete l’autonomia — afferma ironico — non vi considero un tutt’uno con noi. Anzi — aggiunge — se facciamo un accordo potremmo darvi anche lo sbocco sul mare». Risate da parte di tutti i presenti, i militanti e i candidati tra cui Mara Dalzocchio, Alessandro Savoi, William Angeli, Devid Moranduzzo e Denis Paoli.
Le ultime battute sull’orso. Zaia se ne prenderebbe un paio di quelli trentini? «Guardate, io avevo l’orsacchiotto da piccolo e ce l’ho ancora, ma gli orsi veri, non vorrei esser insolente, ma ve li dovete tenere voi».
Fugatti, a differenza della passata campagna elettorale, non tocca il tema della Valdastico. Sollecitato, lo tocca il governatore del Veneto: «Siamo sul pezzo, abbiamo fatto i compiti a casa. Ogni territorio ha deciso il suo tracciato, ora tocca al governo decidere».