giustizia

mercoledì 20 Dicembre, 2023

Violenta tre quattordicenni, condanna a 8 anni e 8 mesi. «Se chiamate qualcuno o vi fate vedere vi ammazzo»

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Gli atti sessuali per 10 euro in un parcheggio. Il 47enne le aveva minacciate

Aveva promesso a tre ragazzine di 14 anni (una non ancora compiuti) di portarle a una festa. Ma era solo una trappola. Una volta fatte salire sulla sua auto, non senza minaccia di morte e facendo credere di avere un coltello in tasca, l’uomo le aveva portate nel parcheggio di un noto locale di Trento nord, e lì aveva abusato di loro. Una per volta. Le aveva fatte scendere dall’auto e le aveva spogliate, costringendole a compiere e subire atti sessuali. E non si era fermato nemmeno quando queste si erano messe a piangere perché avevano capito che aveva cambiato destinazione, preoccupate da quello che sarebbe accaduto loro. L’orco non aveva desistito nemmeno quando ognuna delle ragazzine, in preda alla paura e alla disperazione, lo aveva supplicato di smetterla — «Basta ti prego» — di non continuare a denudarle, ad approfittare di loro.

Anzi, lui aveva rincarato la dose, e continuato con le minacce di morte, fino a quando le aveva riaccompagnate a casa, in un paese della Piana Rotaliana: «Se voi chiamate qualcuno io vi ammazzo» le parole dell’uomo che aveva pagato due di loro con 10 euro ciascuna per la prestazione. Nessun compenso invece alla terza che aveva tentato di attirare l’attenzione di alcune persone di passaggio nel parcheggio mentre subiva violenza. «Se ti fai vedere ti ammazzo» l’aveva intimata, schiaffeggiandola pure. Questi, in sintesi, i fatti ricostruiti e contestati dalla Procura di Trento a carico del cittadino marocchino Nabil Ammar, 47 anni, in carcere a Spini di Gardolo da luglio 2022, quando sarebbero avvenuti gli abusi. Pesanti le accuse che gli sono state contestate e cioè quella di violenza sessuale aggravata nei confronti delle tre minorenni, sequestro di persona e induzione alla prostituzione minorile. Un impianto accusatorio, questo, che ha retto, anche se non completamente, alla prova dell’aula.

Nei giorni scorsi il giudice per l’udienza preliminare Marco Tamburrino gli ha inflitto otto anni e otto mesi di reclusione e ha disposto che risarcisca due delle minori parti civili (assistite dall’avvocato Angelica Domenichelli) con 50mila euro ciascuna. Una condanna, questa, inflitta al termine del processo celebrato con il rito abbreviato che ha concesso al 47enne lo sconto di un terzo della pena. La Procura aveva sollecitato invece una condanna a sette anni di reclusione, così come la derubricazione del reato di induzione alla prostituzione minorile dato il comportamento dell’imputato. Derubricazione a cui ha provveduto il giudice, che ha anche provveduto all’assoluzione per l’ipotesi di sequestro di persona.
Una sentenza, questa, che la difesa, rappresentata dall’avvocato Lorenzo Eccher, potrebbe impugnare ricorrendo in Appello.