Giudicarie

venerdì 13 Giugno, 2025

Viene fermato perché ubriaco alla guida, la polizia locale gli ritira la patente, lui si rimette alla guida e viene fermato dalla stessa pattuglia

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Settimana di controlli e provvedimenti nelle Giudicarie e in val Rendena: protagonista dell'episodio più eclatante un lavoratore stagionale. Dopo il primo stop la macchina era stata affidata a un conoscente che gliel'ha subito restituita

Automobilisti senza patente, conducenti ubriachi che si rimettono subito alla guida dopo il sequestro del mezzo, auto non assicurate in strada: è stato un avvio di stagione turistica impegnativo per la polizia locale delle Giudicare, i cui agenti si sono imbattuti in tre situazioni decisamente anomale.

 

Il caso più eclatante in un controllo pomeridiano a Porte di Rendena: un 40enne dipendente stagionale di un hotel è stato colto in stato di ebbrezza, nonostante l’immediato ritiro della patente e l’affidamento del veicolo ad un conoscente, l’uomo si è rimesso alla guida poco dopo ed è stato nuovamente fermato dalla medesima pattuglia che era impegnata a Spiazzo dopo la perdita del carico di un rimorchio agricolo. Anche per lui revoca della patente e fermo del veicolo, oltre a 2000 € di sanzione.

 

Nel comune di Comano di Terme, gli operatori, avvisati di un litigio tra 2 giovani, intervenivano trovandoli nei pressi di un autoveicolo. Sedato il diverbio, anche con il supporto dei militari della Compagnia Carabinieri di Riva del Garda, gli agenti verificavano come il veicolo utilizzato fosse stato sospeso dalla circolazione dai Carabinieri di Padova. Per il conducente è scattata la sanzione di 2000 € ed il fermo del veicolo per 3 mesi.

 

A Tione invece, un 60enne è stato fermato con il veicolo sottoposto a sequestro la settimana precedente da parte della Questura di Vicenza perché non assicurato. Per l’uomo è scattata la revoca della patente, la confisca del veicolo e una sanzione di 2000 euro.

 

«Non siamo di fronte a semplici violazioni stradali, sviste o distrazioni – spiega il comandante Carlo Marchiori – ma a situazioni nelle quali si mette consapevolmente a rischio la sicurezza stradale in spregio delle più elementari norme, anche di buonsenso. Non stiamo nemmeno parlando di spostamenti brevi o banali, seppur non giustificabili, ma dell’attraversamento di intere province e territori».