Esteri

giovedì 13 Aprile, 2023

Usa, arrestata la «talpa» che aveva diffuso documenti segreti sulla guerra in Ucraina

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È un ventenne, esperto di comunicazioni della Guardia Nazionale. Per il Pentagono il suo è un atto deliberato

È un 21enne membro dell’intelligence della Guarda nazionale aerea del Massachusetts la «talpa» che ha fatto trapelare online i documenti top secret del Pentagono. A rivelarlo è stato il New York Times, che ha identificato il giovane come Jack Teixeira. Secondo la ricostruzione, era lui il leader di un gruppo sulla piattaforma Discord su cui per primi sono stati caricati i file segreti. Gestiva il gruppo privato «Thug Shaker Central», in cui circa 20-30 persone, perlopiù uomini giovani e adolescenti, condividevano l’amore per le armi, per i videogiochi e meme razzisti. L’Fbi lo ha arrestato dopo aver perquisito la sua abitazione a North Dighton, in Massachusetts.

Il cerchio si stava stringendo intorno alla «talpa», quando il New York Times ne ha rivelato l’identità. Lo stesso presidente Usa Joe Biden, dall’Irlanda dove si trova in visita, aveva lasciato intendere che le autorità erano «vicine» all’identificazione. Parole giunte dopo che il Washington Post aveva fornito un identikit dell’autore della fuga di notizie definendolo come un «giovane di circa 20 anni, carismatico e appassionato d’armi» conosciuto come OG, che nel 2020 aveva formato un gruppo su Discord a cui si poteva partecipare solo su invito. Un gruppo in cui, secondo un testimone citato dal giornale, «affermava di conoscere segreti che il governo nascondeva alla gente comune», grazie al suo impiego in una «base militare».

Popolare fra i giocatori online, il social network Discord ospita chat vocali, video e di testo in tempo reale. È in una di queste chat che la ‘talpa’ ha iniziato a condividere documenti presumibilmente classificati, dapprima scrivendoli accompagnati dalle proprie opinioni, poi, qualche mese fa, iniziando a pubblicare immagini di documenti. Post che sono passati inizialmente inosservati, fino a quando non sono filtrati anche su altri social e hanno iniziato a essere ripresi dai media. Dalle ultime carte emerse, risultano conflitti interni in Russia: il New York Times rivela che secondo i documenti ci sarebbero feroci lotte interne tra Servizio di sicurezza federale (Fsb) e il ministero della Difesa russo. L’Fsb accusa i militari di voler nascondere l’entità delle perdite subite dalla Russia, mentre il ministero vuole evitare di dare brutte notizie al comando superiore. In particolare, pare che secondo l’Fsb i dati ufficiali non stessero includendo anche i morti tra i mercenari Wagner. Altro dettaglio venuto fuori dall’analisi delle carte, riportato stavolta dalla Bbc, è l’attenzione degli Usa per il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ritenuto troppo accomodante verso gli interessi russi. Washington ha monitorato da vicino Guterres, scrive la Bbc, aggiungendo che diversi documenti descrivono comunicazioni private che coinvolgono Guterres e il suo vice. «I negoziati per porre fine al conflitto sono improbabili durante il 2023 in tutti gli scenari considerati», si legge in un altro documento filtrato nella fuga di notizie, una valutazione della Defense Intelligence Agency.

Sul campo, intanto, continua la feroce battaglia per il controllo di Bakhmut, nel Donetsk. Il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che le forze ucraine sono accerchiate, i russi a Bakhmut stanno sostenendo le unità d’assalto sui fianchi e bloccando il trasferimento di rifornimenti all’esercito ucraino e la possibilità di ritirarsi. Ma il capo del gruppo Wagner, Yevgeniy Prigozhin, in un messaggio via Telegram ha frenato: «Ci sono combattimenti pesanti e sanguinosi, quindi è troppo presto per dire che Bakhmut è completamente accerchiata».

Qualche spiraglio potrebbe invece aprirsi per le sorti del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, arrestato in Russia lo scorso 30 marzo. Mosca potrebbe essere disposta a discutere con gli Stati Uniti uno scambio di prigionieri che lo coinvolga. «Abbiamo un canale di lavoro che è stato usato in passato per raggiungere accordi concreti, e questi accordi sono stati rispettati», ha detto il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov all’agenzia Tass, sottolineando però che la Russia negozierà un eventuale scambio di prigionieri solo dopo che un tribunale avrà emesso il verdetto sul caso di spionaggio contro il reporter 31enne.

La prima apparizione davanti a un giudice del 21enne Jack Teixeira è prevista venerdì a Boston, secondo quanto riferisce l’Ufficio del procuratore. Secondo il Pentagono, la fuga di documenti da lui favorita è stato «un atto deliberato»