i numeri
sabato 31 Maggio, 2025
Un trentino su cinque è fumatore. L’allarme di Lilt: «I numeri più alti sono tra i giovani. Avanzano le e-cig»
di Massimo Furlani
Un 15enne su quattro fuma abitualmente. Cristofolini, presidente: «Limitarsi a parlare dei danni è servito a poco. Registrati 700 tumori all’anno»

Nonostante i risultati di tutti gli studi scientifici sui danni del fumo e tutte le campagne di sensibilizzazione sul tema, in Trentino come nel resto dell’Italia si continua a fumare: il 21% dei trentini fuma. E sono 700 i decessi all’anno riconducibili al consumo di tabacco. Ieri la Lilt ha diffuso i dati sull’uso delle sigarette in provincia a pochi giorni dalla giornata nazionale senza tabacco. «Conoscere a fondo i tumori e cosa li provoca è il primo passo per evitarli — spiega il presidente Mario Cristofolini — E sappiamo che il fumo è la prima sostanza che li causa. Limitarsi a parlare dei danni è servito a poco, serve coinvolgere i giovani, entrare nelle scuole e collaborare anche con le istituzioni per contrastare questa dipendenza».
E-cig tra i ragazzi
«Le sigarette elettroniche, E- cig, sono prodotti nascosti del nostro mercato e pubblicizzati: colori, aromi, influencer che li sponsorizzano sui social, tutto è pensato per arrivare a ingannare anche i genitori». Valentina Cereghini, direttrice di Lilt, commenta la moda dei nuovi prodotti digitali. «È cresciuto il nostro impegno nelle scuole. Promuoviamo e sensibilizziamo sul rischio dipendenza— continua— Vogliamo coinvolgere i più giovani, insegnarli a dire no a queste azioni dannose».
Fuma il 21%
Pirous Fateh-Moghadam, responsabile del Servizio Osservatorio Epidemologico dell’Apss, ha illustrato i dati relativi al consumo di tabacco in Italia e Trentino: «Gli effetti nocivi del fumo sulla salute sono noti e documentati. In Italia 80mila morti all’anno sono riconducibili al consumo di tabacco. In Trentino questo numero è di circa 700. Nello specifico in Provincia, il 21% della popolazione fuma, il 59% non fuma, il restante 20% è composto da ex fumatori che hanno smesso da almeno 6 mesi». Il responsabile mette in evidenza: «Nell’ultimo anno quattro fumatori su dieci hanno cercato di smettere, ma nell’80% dei casi non ci sono riusciti. Oltre alle conseguenze sulla salute, non dimentichiamo l’impatto a livello ambientale: l’industria del tabacco è responsabile di deforestazione, consumo e degrado di suolo e acqua, inquinamento e produzione dei rifiuti. In Trentino ogni fumatore fuma una media di 10 sigarette al giorno, il che corrisponde in totale a oltre 700mila mozziconi prodotti da smaltire e circa 2400 alberi abbattuti».
Il fumo in numeri
Se la media nazionale di fumatori si è abbassata al 24 per cento, quella del Trentino – storicamente più bassa – non riesce ad andare sotto il 21 per cento. Fumano più gli uomini delle donne, rapporto che si inverte però tra i ragazzi. Un 15enne su quattro fuma abitualmente. In questo, una nuova, grossa responsabilità l’hanno le sigarette elettroniche.
Per tutti questi motivi per la Giornata Senza Tabacco la Lilt trentina ha chiamato diversi studenti fra gli 11 e i 18 anni a realizzare il manifesto della GenZero Fumo. Una lista di sette punti per far riflettere e rivolgere un chiaro appello contro il consumo di tabacco anche attraverso i nuovi prodotti. «La forza è il linguaggio diretto: ci vuole l’impegno di tutte le istituzioni— osserva Aurora Gardumi, responsabile prevenzione primaria della Lilt — I giovani chiedono maggiori regole rispetto al marketing dei nuovi dispositivi, chiedono che si possano creare più spazi all’aperto e al chiuso liberi dal fumo». All’incontro erano presenti anche l’assessore provinciale Mario Tonina e l’assessore comunale Andreas Fernandez.
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