Giustizia

martedì 7 Ottobre, 2025

Trento, simula un malore durante il processo (per violenza sessuale) ed evade

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La notizia arriva dalla segreteria nazionale della Uilpa, sindacato di polizia penitenziaria

«Un detenuto associato alla Casa Circondariale di Trento è evaso nel pomeriggio, dopo aver simulato un malore, dal tribunale del capoluogo, dov’era stato condotto per un’udienza. Sono in corso le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine. L’ennesima fuga di un ristretto certifica ancora una volta, laddove ce ne fosse bisogno, il fallimento complessivo delle politiche carcerarie attuate dal Ministero della Giustizia e dal Governo».

A farlo sapere è a Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UIilpa, sindacato di polizia penitenziaria.

«Con 63.245 detenuti, 16.625 oltre i posti disponibili, e più di 20mila agenti mancanti al fabbisogno delle carceri, anche per impieghi soprannumerari in uffici ministeriali e sedi extrapenitenziari, gli operatori sono sottoposti a una sorta di stress test continuo, stremati nelle forze, con turnazioni di servizio che si protraggono anche per 26 ore continuative, e mortificati nel morale. Servono subito provvedimenti concretamente deflattivi del sovraffollamento detentivo e per potenziare compiutamente gli organici della Polizia penitenziaria. Ma vanno anche implementati e ammodernati gli equipaggiamenti e le apparecchiature e, parallelamente, è altresì indispensabile avviare riforme strutturali», conclude De Fazio.