In città
mercoledì 4 Ottobre, 2023
«Nonna sto male, mi servono soldi»: ma è una truffa, l’ennesima
di Redazione
A cadere nella trappola dei malintenzionati una donna di novant'anni
Ancora tentativi di truffa in Trentino. A fine settembre, al Numero unico di emergenza 112, sono arrivate numerose segnalazioni da parte di persone che abitano sul territorio e che raccontavano di aver subito tentativi di truffa da parte di persone che si erano spacciate per parenti in difficoltà e che dichiaravano di avere bisogno immediato di denaro per pagare delle cure mediche urgenti.
Purtroppo, non sempre è stato colto l’intento di raggiro e in un caso una truffa è stata completata. La vittima è una signora quasi novantenne: in questo caso, all’altro capo della cornetta, una voce femminile si è spacciata per sua nipote e ha chiesto aiuto alla nonna dicendo di essere malata e di avere bisogno di soldi per potersi pagare le cure necessarie. La signora si è così subito preoccupata di recuperare dei contanti e alcuni gioielli, pur di poter aiutare la ragazza, consegnando il tutto poi a un uomo che si è presentato sotto casa sua per conto della donna che, però, non era la nipote. Solo qualche ora dopo la signora si è accorta che la parente non era mai stata ricoverata in ospedale e che, soprattutto, non aveva alcun bisogno di pagare delle cure.
Carabinieri e polizia di Stato, ricordano ancora di diffidare sempre di coloro che, spacciandosi per parenti, appartenenti alle forze dell’ordine o dipendenti di una qualsiasi azienda erogatrice di servizi, avanzano richieste di denaro o di oggetti di valore per far fronte a emergenze o problematiche che coinvolgono una persona cara.
Il consiglio, in caso di dubbi, è infatti quello di chiamare sempre il Nue 112, nella consapevolezza che, di norma, nessun ente/società/forza dell’ordine chiederà mai per alcun motivo il pagamento di qualsiasi tipo di prestazione attraverso telefonate che sollecitano l’immediato versamento a improbabili emissari che si presentano all’uscio di casa.
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