Welfare

sabato 31 Maggio, 2025

Tione, ecco la nuova sede dei servizi sociali della Comunità di valle: ci sarà lo Spazio Argento per le attività dedicate ai più anziani

di

La struttura è stata realizzata in collaborazione con gli studenti dell'Enaip

L’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione della Provincia di Trento Mario Tonina e l’assessore all’urbanistica, energia, trasporti, sport e aree protette Mattia Gottardi hanno partecipato nella mattinata di oggi, sabato 31 maggio a Tione, all’inaugurazione della nuova sede del servizio socio-assistenziale della Comunità di Valle, servizio che ha l’importante ruolo di garantire adeguati servizi vicini ai cittadini, con l’obiettivo di aiutare i singoli e le famiglie ad affrontare le sfide che possono incontrare nel loro percorso di vita, e al contempo, di fare prevenzione e promozione sociale, attraverso un lavoro di pianificazione delle politiche territoriali, per rispondere in modo specifico e aderente ai bisogni del territorio. «Un esempio di come la nostra Autonomia speciale mette al centro la persona», ha spiegato l’assessore Tonina.

 

L’inaugurazione è stata l’occasione per confermare anche il forte impegno della Provincia autonoma di Trento su quelli che sono i temi e gli atti politici condivisi nella Giunta e sul reperire le adeguate risorse. A testimonianza di questa particolare attenzione, la presenza di due assessori provinciali, Mattia Gottardi e Mario Tonina. L’assessore Gottardi ha fatto riferimento al cambiamento epocale della società negli ultimi anni che ha portato ad un aumento esponenziale del bisogno in seno ad alcune categorie come gli anziani, le persone fragili, le famiglie in difficoltà. Difficoltà che trovano risposta nelle caratteristiche umane di chi lavora in questo servizio che sono ancora più importanti dei muri che le accolgono.

 

Nel suo intervento, l’assessore competente Mario Tonina ha descritto questa sede come un luogo dove le persone devono trovare accoglienza, risposte concrete, ascolto e accompagnamento nei momenti di fragilità o bisogno, trovando professionisti dedicati che fanno la differenza: assistenti sociali, personale amministrativo, Oss, che portano avanti tante attività a favore di questa comunità, con competenza, dedizione e soddisfazione. L’assessore ha voluto riconoscere alla Comunità la capacità di aver investito bene, su una struttura, su un servizio, ma soprattutto su temi che in futuro interesseranno tutti e che richiedono una particolare sensibilità. Non a caso, il trasferimento di risorse provinciali alle Comunità, destinate al mondo socio-assistenziale sono complessivamente di circa 95 milioni.

 

«All’interno di questa struttura si farà principalmente prevenzione e promozione sociale – ha detto Mario Tonina – grazie alla capacità di fare rete e di costruire connessioni con altri settori vitali del territorio, come la scuola, i servizi educativi per la prima infanzia, la sanità, i centri per l’impiego, e – non da ultimo – il prezioso mondo del Terzo settore: le cooperative sociali, le associazioni di volontariato, i gruppi informali e i singoli cittadini che si mettono a disposizione per il bene comune sono una risorsa straordinaria. Sono la prova che una comunità può davvero prendersi cura di sé stessa se ha gli strumenti giusti e la volontà condivisa di farlo. In questo anche la politica locale ha un ruolo importante per raccogliere bisogni, o offrire proposte innovative da costruire assieme al Servizio».

 

Con questa nuova sede, le Giudicarie si fanno anche apripista di un nuovo progetto denominato Spazio Argento, che avrà casa dentro questo edifico e che diventerà sempre più luogo di integrazione sociosanitaria. Uno spazio dove il cittadino, soprattutto in età avanzata, troverà orientamento, sostegno e servizi che lo accompagneranno nelle diverse fasi della vita: dalla promozione dell’invecchiamento attivo, ai supporti per i caregiver, fino all’attivazione di servizi domiciliari o residenziali, quando necessario.

 

«Questi sono gli esempi positivi – ha detto l’assessore Tonina che ancora una volta possono e devono fare la differenza all’interno della nostra Autonomia speciale,che dobbiamo concretamente attuare ogni giorno». Al termine del suo intervento l’assessore ha accennato alle nuove sfide che attendono congiuntamente Provincia, Azienda Sanitaria e Comunità, come la condivisone di una progettazione relativa alle Case della Comunità, un riferimento fisico dove insieme bisognerà trovare la giusta integrazione tra servizio sociale e casa della Comunità. Altra sfida è la riforma della Disabilità, dove la Provincia autonoma è chiamata a dare il via ad una sperimentazione che a breve vedrà coinvolte anche le Comunità di Valle per collaborare a rendere il territorio trentino più capace di rispondere in modo integrato ai bisogni delle persone con disabilità, con l’idea di rimuovere tutti gli ostacoli all’inclusione, per una valorizzazione di tutte le persone nella loro unicità.

 

Gli interventi introduttivi all’inaugurazione sono stati del presidente della Comunità di Valle Giorgio Butterini, della responsabile Michela Fioroni e della dirigente del servizio delle politiche sociali della Provincia, Federica Sartori. Unanimi i ringraziamenti verso tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di una sede ideale, all’interno della quale operano 27 risorse umane, alla quale fanno riferimento 1500 persone l’anno e con la quale si interfacciano molti soggetti territoriali come case di riposo, cooperative, associazioni. Un nucleo di persone che raggiunge numeri importanti: parliamo di centinaia di persone che quotidianamente per motivi legati all’assistenza si interfacciano con questo servizio fortemente radicato sul territorio. La struttura, che ha richiesto un investimento di circa 4 milioni di euro, interamente sostenuto con fondi della Comunità, è stata realizzata con il supporto tecnico dell’ufficio della Comunità, coordinato dall’ing. Fabrizio Maffei e coadiuvato da Barbara Dorna che ha ideato il layout della struttura. Nel processo di costruzione inoltre, sono stati coinvolti volutamente anche i ragazzi dell’Enaip di Tione che hanno lavorato fianco a fianco con le ditte impegnate nei vari lavori di ristrutturazione.

 

L’immobile, ubicato nel centro del capoluogo giudicariese, è stato utilizzato nel tempo a vari scopi e ceduto gratuitamente dalla Provincia alla Comunità che ha inteso fare un investimento per mettere a disposizione uno spazio consono e funzionale per l’utenza. Quattro piani, uno dedicato all’archivio e tre agli uffici, dove si è cercato di coniugare la funzionalità all’estetica nel segno della sostenibilità, utilizzando materiali propri del luogo per un profondo significato identitario e di legame con il territorio. Queste scelte danno attenzione al lavoro sociale che ogni giorno viene svolto per accompagnare le persone che stanno vivendo una fase difficile della loro vita e che qui possono trovare un luogo accogliente e dignitoso.