Tennis
mercoledì 23 Luglio, 2025
Sinner cambia ancora staff e torna al passato: Umberto Ferrara sarà nuovamente il suo preparatore atletico
di Redazione
Era già stato nel team di Jannik dal maggio 2022 fino allo scorso settembre, quando venne allontanato insieme al fisioterapista Giacomo Naldi

Jannik Sinner cambia ancora e torna al passato. Il tennista numero 1 del mondo aggiunge una pedina al suo staff e decide di riaffidarsi a Umberto Ferrara come suo preparatore atletico «con effetto immediato». Una decisione «presa in accordo con il team dirigenziale di Jannik, nell’ambito dei preparativi in corso per i prossimi tornei, tra cui il Cincinnati Open e gli US Open. Umberto ha svolto un ruolo importante nella crescita di Jannik fino ad oggi e il suo ritorno riflette una rinnovata attenzione alla continuità e alle prestazioni ai massimi livelli», si legge nel comunicato.
Ferrara era già stato nello staff di Sinner dal maggio 2022 fino allo scorso settembre, quando venne allontanato insieme al fisioterapista Giacomo Naldi dopo il caso Clostebol. La decisione di tornare a lavorare con Ferrara segue la separazione avvenuta prima di Wimbledon tra Sinner, Marco Panichi e Ulises Badio.
Una scelta, quella di rinunciare agli ex collaboratori di Novak Djokovic, che aveva fatto discutere perché improvvisa e arrivata solo a pochi giorni dall’inizio del torneo britannico. Alla fine Sinner ha avuto ragione, visto lo storico trionfo sull’erba londinese. Così come aveva avuto ragione quando lo scorso anno aveva allontanato Ferrara e Naldi poco prima degli US Open, anche quelli vinti in carrozza dal fenomeno di Sesto Pusteria.
Un Sinner che si conferma deciso e con le idee chiare, che non ha paura di prendere decisioni anche scomode se possono aiutarlo a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. E così sarà anche con il ritorno di Ferrara, che in fin dei conti è tra quelli che lo conoscono meglio dal punto di vista fisico e che ha consentito a Sinner, con i suoi metodi e consigli, di sviluppare quelle qualità fisiche che lo hanno portato in poco tempo ai vertici della classifica. E poco importa se qualcuno avrà da ridire, quello che è accaduto è ormai il passato.
Lo scorso anno, Sinner è risultato positivo due volte a una traccia di steroide anabolizzante a marzo; il caso non è stato reso pubblico fino ad agosto, poco prima degli US Open, che ha poi vinto, conquistando il secondo dei suoi quattro titoli dello Slam. Inizialmente Sinner era stato completamente scagionato, sulla base della difesa secondo cui era stato accidentalmente esposto alla sostanza proibita, il Clostebol, tramite un massaggio del suo allora fisioterapista, Naldi. Sinner ha affermato che il suo preparatore atletico dell’epoca, Ferrara, aveva acquistato un prodotto in Italia e lo aveva dato a Naldi per un taglio al dito di quest’ultimo. Naldi aveva poi curato Sinner senza indossare i guanti.
Un episodio che portò l’azzurro ad allontanare Naldi e Ferrara, che nei mesi successivi ha collaborato con Matteo Berrettini. L’Agenzia Mondiale Antidoping ha presentato ricorso contro l’assoluzione di Sinner, che ha accettato di scontare una sospensione di tre mesi, terminata poco prima degli Internazionali d’Italia di maggio 2025.
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