Montagna
venerdì 7 Novembre, 2025
Si infortuna alla caviglia sul Bondone, la trasportano in barella fino alle Viote: i soccorritori impegnati per quasi quattro ore
di Redazione
È successo a cima Cornetto: soccorsa una donna di Volano
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 7 novembre, una donna di 75 anni residente a Volano è stata soccorsa sulla cima del Cornetto (Bondone), in seguito a un infortunio alla caviglia. L’intervento di soccorso ha richiesto agli operatori diverse ore e il trasporto in portantina dell’infortunata dalla cima fino alla base. La chiamata al Numero unico per le emergenze 112 è arrivata intorno alle 14.40 da parte del compagno di escursione.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Trento – Monte Bondone del Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino, che è intervenuta con quattro operatori e un infermiere. La squadra del Soccorso ha raggiunto la dorsale del Monte Cornetto con i mezzi ed è quindi proseguita a piedi, portando tutta l’attrezzatura, fino poco sotto la cima del Cornetto, raggiungendo l’infortunata. Immobilizzata la caviglia, la donna è stata portata in spalla con la portantina prima fino al mezzo e poi sino alla località Viote, raggiunta alle 18:05. Il compagno di escursione è sceso assieme ai soccorritori.
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«Un rinvio a giudizio che inizia a fare chiarezza e giustizia per l’orso M90, ucciso con atroci e lunghe sofferenze», commenta Ivana Sandri, etologa e presidente dell’ENPA di Rovereto. Dello stesso tenore le parole di Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA: «Questa ordinanza segna un momento storico per la tutela della fauna selvatica in Italia. Per troppo tempo la Provincia di Trento ha deciso con leggerezza la vita e la morte di orsi e lupi, senza rispetto per le leggi nazionali ed europee. Oggi, finalmente, qualcuno è chiamato a risponderne». Rocchi ha inoltre ringraziato gli avvocati Valentina Stefutti e Rosa Rizzi, insieme ai professori Cristina Cattaneo e Orlando Paciello, che con le loro analisi hanno chiarito come l’uso di proiettili esplodenti di calibro 30.06, senza previa anestesia, abbia causato una morte lenta e dolorosa per l’animale.
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