Il caso
mercoledì 22 Ottobre, 2025
Scuola, la rabbia di FdI sulla legge di Bisesti (Lega). «Torto a Gerosa, è anarchia e pressapochismo»
di Donatello Baldo
Oggetto del contendere: la carriera dei docenti. Lunedì il consigliere ed ex assessore all’Istruzione Mirko Bisesti ha depositato una sua proposta di legge. L’assessora in carica, Francesca Gerosa, è andata su tutte le furie

«Siamo stati alla Campana dei Caduti a parlare di pace — diceva ieri uno degli assessori di Fugatti di ritorno dal Consiglio provinciale convocato a Rovereto — ma qui è guerra aperta». Il campo di battaglia? La scuola, per la precisione la carriera dei docenti. Lunedì il consigliere ed ex assessore all’Istruzione Mirko Bisesti ha depositato una sua proposta di legge. L’assessora in carica, Francesca Gerosa, è andata su tutte le furie: «Uno sgarbo istituzionale», aprendo di fatto un nuovo capitolo nello scontro tra Lega e Fratelli d’Italia.
Ieri la polemica si è arroventata ulteriormente quando Claudio Cia, consigliere di maggioranza, ha inviato un comunicato bellicoso: «Ma quale sgarbo, l’assessora impari l’abc, sarebbe utile ripassare un po’ di educazione civica istituzionale. Nella mia esperienza, anche dai banchi della maggioranza, non ho mai smesso di presentare disegni di legge o mozioni, sempre con spirito costruttivo. E mai nessuno si è permesso di parlare di “sgarbo”, anche quando le mie iniziative non erano perfettamente in linea con l’assessore di turno».
Quando Gerosa ha letto il comunicato del suo ex compagno di partito (Cia ha lasciato il gruppo meloniano in polemica, ndr), era anche lei a Rovereto alla Campana dei Caduti. Sembra sia trasalita, dicendo che «allora vale tutto» se passa l’idea che un consigliere può presentare leggi in contrasto con la linea della giunta.
Ma è Alessandro Urzì a soffiare sul fuoco della polemica. Esce a ora di pranzo un suo comunicato. Contro Mirko Bisesti e contro Claudio Cia. Un’intemerata.
«Apprendo in queste ore, dopo trent’anni di impegno politico nelle istituzioni, che è normale in una coalizione irrompere nel dibattito con un progetto di riforma da 10 milioni di euro, solo per alcuni insegnanti, su un tema che sarebbe coordinato da un assessore che ha la responsabilità di gestire l’intero comparto, e farlo senza sentire prima l’assessore».
Parla apertamente di «torto istituzionale», e spiega: «È come se mentre l’ottimo ministro alle infrastrutture Salvini lavora per realizzare il ponte sullo stretto di Messina qualcuno di un altro partito dall’interno della coalizione presentasse il progetto di potenziamento dei traghetti con una spesa corrispondente a quella del ponte. Se in una coalizione si lavorasse così, la stessa si disintegrerebbe in poco tempo. Questa è semplicemente anarchia e pressapochismo. Soprattutto quando si sparano progetti campati per aria e insostenibili come quello dell’amico Bisesti».
Urzì ne ha anche per Cia, a cui rimprovera aspramente «un comportamento autoreferenziale, incapace di concepire un minimo lavoro di squadra». Cia che ha lasciato FdI, anche se Urzì sostiene che sia uscito perché espulso: «È uno che rivendica il metodo dell’infedeltà politica come espressione di libertà. Libero di essere se stesso ma anche di accomodarsi fuori dalla maggioranza. Gli avversari meglio dichiarati che finti amici».
Insomma, i toni sono alti. Prova ad abbassarli la protagonista della vicenda, l’assessora Gerosa, che nel tardo pomeriggio diffonde un suo comunicato: «Cortesia istituzionale vorrebbe che in una maggioranza ci fosse con la giunta un serio confronto preventivo, come peraltro quasi sempre avviene, e quindi non limitato a tre minuti alla fine di un consiglio regionale nel mese di aprile per poi non sapere più nulla». Insiste sul fatto che della proposta di Bisesti non ne sapeva nulla. Anche se dalla Lega si fa trapelare che il consigliere, a Gerosa, in aprile aveva consegnato tutti il pacchetto della proposta, con il testo e le osservazioni, chiedendo di essere chiamato per un confronto che non c’è mai stato.
L’assessora non si scompone: «Tant’è, guardo avanti, e vorrà dire che il confronto sarà avviato nel corso dei prossimi mesi, serenamente». Ma precisa: «Nel programma elettorale di coalizione il tema è stato inserito semplicemente come “premialità del merito”, limitato a sole tre parole all’interno di un paragrafo, senza alcun richiamo specifico. Questo perché — sottolinea — il modello pensato da Bisesti era stato accolto negativamente dal mondo della scuola e si era pertanto politicamente ritenuto opportuno rimandare a un confronto interno successivo alle elezioni».
Il resto del comunicato è un dettagliato elenco di punti imprescindibili da inserire in legge, come a dire che la linea la darà lei. Forse, perché rimane il fatto che un consigliere ha imposto una riforma della scuola all’assessora all’Istruzione. E delle due l’una: o Gerosa riesce a modificare il testo come vorrebbe lei, oppure incassa lo smacco e lo sostiene in ogni caso. La terza opzione è votare contro. Contro la maggioranza, a questo punto, con tutto quel che ne consegue.
L'intervista
Maurizio Fugatti: «Crepe Lega-FdI? Solo normale dialettica. Nella Finanziaria una manovra anti-dazi»
di Tommaso Di Giannantonio
Il governatore annuncia le misure per le imprese. E sullo scontro sul ddl «carriera docenti»: «È un tema di maggioranza, Bisesti e Gerosa sapranno trovare una soluzione»
Mondo
La Provincia di Trento conferma: «Pronti a mandare la protezione civile a Gaza». Tra le priorità gli ospedali da campo
di Redazione
Il direttore del dipartimento Raffaele De Col: «La disponibilità sarà effettiva solo quando ci saranno condizioni di sicurezza stabili per gli operatori che saranno chiamati a realizzare le diverse attività»