Impianti sportivi
venerdì 20 Giugno, 2025
Scontro Fugatti-Ianeselli sullo stadio di Trento. Il governatore: «A San Vincenzo». Il sindaco: «Serve condivisione»
di Simone Casciano
La Provincia immagina nell’area l’arena, altri sei campi da calcio, spogliatoi e il nuovo ciclodromo. Diverse le idee del Comune che rivendica «il Piano unitario»

Nuovo stadio a Trento, una partita tra Fugatti e Ianeselli.
Nel giorno in cui si è tenuto un cruciale incontro tecnico tra gli uffici del Comune e quelli della Provincia per delineare il futuro dell’area di San Vincenzo e la possibile collocazione del nuovo stadio di calcio, è stato il presidente delle Provincia a rompere gli indugi e annunciare il progetto sui suoi canali social. Se il governatore corre è invece il sindaco di Trento a invitare alla cautela in nome di una pianificazione più precisa e condivisa.
L’annuncio
«Un nuovo stadio per il Trento Calcio sorgerà nell’area di San Vincenzo» ha scritto Fugatti giovedì mattina sul suo profilo social, «un progetto importante che guarda al futuro». Il governatore aggiunge che «nella parte sud dell’area è già in fase progettuale un moderno centro sportivo con sei campi da calcio e spogliatoi». Ha poi confermato che è «in fase avanzata anche la progettazione del nuovo ciclodromo, pensato per offrire agli atleti un luogo sicuro dove allenarsi, dopo le troppe tragedie che negli ultimi anni hanno colpito giovani ciclisti sulle strade trentine». Fugatti ha concluso spiegando che i lavori previsti sono «un investimento nello sport, nella sicurezza e nel benessere delle nuove generazioni».
La frenata
Con la realizzazione del polo sportivo si andrebbe quindi a trovare una più delineata funzione all’area di San Vincenzo in cui per ora sorge solo la Music Arena, la struttura voluta da Fugatti per il concerto di Vasco Rossi e che per ora, nel rapporto costi benefici, non ha di certo dato i risultati sperati, diventando un importante segno meno nei conti pubblici provinciali. L’investimento per lo sport potrebbe razionalizzare meglio l’uso dell’area, ma il Comune invoca una maggiore pianificazione e condivisione. «Ben venga l’idea di realizzare dei campi da calcio e un ciclodromo nell’area San Vincenzo. Anche il Comune vuole che quell’area trovi al più presto la propria vocazione e che venga messa a disposizione della cittadinanza – ha detto Ianeselli – Però non crediamo sia opportuno ipotizzare questa o quella funzione slegata dal contesto generale, siamo convinti che occorra inserire le diverse infrastrutture sportive all’interno di una visione complessiva e organica». Il sindaco precisa che «non si tratta solo di una questione di opportunità perché, secondo il piano regolatore, gli interventi previsti a San Vincenzo devono necessariamente essere inseriti in un preventivo progetto unitario, che deve essere portato all’attenzione del Consiglio comunale». Un progetto che «ha dei vincoli ben precisi: deve prevedere che nell’area siano garantiti l’equilibrio tra verde e strutture sportive, l’attenzione agli aspetti paesaggistici e all’accessibilità che, come è apparso evidente in occasione del concerto di Vasco Rossi, è oggi del tutto carente. L’altra condizione prioritaria riguarda la necessità che l’area sia vissuta in modo continuativo, tutti i giorni dell’anno, non solo in occasione di grandi eventi». Il Consiglio comunale aveva già approvato un progetto unitario che prevedeva a sud tre campi da calcio e uno da softball e nella parte centrale lo spazio per i grandi eventi, con il palco e tre settori per il pubblico, fruibili anche come aree verdi. A nord invece era stato collocato il percorso di avviamento al ciclismo e per skiroll/roller e una fascia di campi sportivi a raso non strutturati. «È chiaro che, se questa impostazione cambia – conclude il sindaco – Deve essere modificato anche il piano unitario. Gli esempi a cui guardare non mancano: penso per esempio al Bosco dello sport a Mestre, che prevede non solo infrastrutture, ma tanto verde, che diventa il tessuto connettivo tra le diverse funzioni sportive».
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