la reazione
giovedì 31 Luglio, 2025
«Scimmia», l’insulto al giornalista napoletano a Dimaro. Il gestore si difende: «Abbiamo subito un furto»
di Davide Orsato
I responsabili del negozio di specialità tipiche della val di Sole: «Noi danneggiati da quel post. Non è andata così»

Hanno scelto, almeno sul fronte social, il silenzio. Il tutto mentre continua lo stillicidio di insulti, recensioni negativi, auguri di fallimento e di chiusura. Questo per fermarsi a quello che si può vedere online. Perché poi ci sono le telefonate moleste, che sono arrivate non solo al locale protagonista del caso che lo vede accusato di «razzismo» (ricordando però che non c’è nessuna razza in ballo) ma anche a quelli che sono gestite da persone che con la stesso cognome.
I responsabili del negozio di specialità tipiche della val di Sole con sede a Dimaro finito sotto attacco a seguito della denuncia (solo online) di un giornalista originario di Napoli, sta valutando le vie legali. «Siamo stati gravemente danneggiati da quel post — fanno sapere dal locale — un’accusa che riporta solo una versione di parte». Una versione che, per la cronaca, viene ampiamente rigettata. «Non è andata come dice quel signore — sostiene un dipendente presente in quel momento — la verità è che abbiamo subito un furto. Anche un caffè non pagato lo è. E non sembrava ci fosse buona fede. Una volta che gli è stato fatto notare ha reagito malissimo». Le conseguenze, però, non si sono limitate al locale in questione, ma hanno colpito anche quello gestito dal fratello del titolare del negozio originariamente preso di mira dagli haters.
«Ci sono arrivate cattive recensioni e insulti — fa sapere — c’è sicuramente un danno di immagine». Della vicenda si è parlato molto nel centro solandro, dove da oltre un decennio il Napoli (quest’anno fresco di scudetto) va in ritiro, assicurando anche un buon numero di visitatori in arrivo dal capoluogo della Campania. A parte qualche intemperanza a bordo campo durante alcune partite non sono mai risultati problemi: «Anche quest’anno — fa sapere il sindaco di Dimaro Folgarida, Marco Pancera — il ritiro è andato bene. Sul caso specifico sono stato informato, ma non dirò nulla finché non saranno chiarite alcune cose. Tutto quello che posso dire è che l’unica segnalazione arrivata è un post online». L’autore del post, il giornalista Marcello Framondi (responsabile del sito Napoli Zon), ha raccontato come tutto fosse nato da una dimenticanza, che si sarebbe prestato subito a riparare. Si era semplicemente dimenticato di pagare il caffè. Poi l’insulto («scimmia napoletana», quello riportato) e addirittura degli spintoni per accompagnarlo fuori dal locale. Ieri, con un nuovo post ha spiegato che, per lui, la vicenda si conclude qui: «Dimaro e il Trentino — ha scritto — si sono sempre contraddistinti per l’ospitalità e l’accoglienza genuina nei confronti dei tifosi napoletani e di noi addetti ai lavori: non saranno le parole inopportune di un singolo a minare questo rapporto di fratellanza che dura da 14 anni».